Nel maggio 2023, un segnale misterioso inviato da Marte è arrivato sulla Terra. Gli alieni, in realtà non c’entravano nulla, perché il segnale questione era parte di un progetto artistico-scientifico ideato da Daniela de Paulis del SETI Institute. Lo scopo? Simulare l’ipotetico contatto con una civiltà extraterrestre, ponendo una domanda affascinante: come decodificheremmo un messaggio alieno? A risolvere l’enigma, neanche fosse Interstellar di Christopher Nolan, sono stati Ken e Keli Chaffin, un padre e una figlia di cittadinanza americana. Il quali, partendo da un’immagine che sembrava una mappa stellare, chiamata “starmap”, hanno effettuato centinaia di simulazioni attraverso algoritmi specifici. Arrivando a una risposta: si trattava di cinque configurazioni di aminoacidi, le molecole essenziali per la vita. Proprio i “mattoncini” che compongono le proteine.
Le configurazioni degli aminoacidi appaiono solo per un decimo di secondo, un dettaglio che ha suggerito la possibilità di una rappresentazione complessa e dinamica, forse legata all’origine della vita. Il messaggio, insomma, potrebbe rappresentare, l’idea che la vita si distribuisca nell’universo sotto forma di elementi fondamentali. Prossimo passo, per dar senso a questa gigantesca simulazione, è capire perché qualcuno invierebbe un messaggio con tali configurazioni molecolari. E far luce, quindi, sul mistero.
Per alcuni si tratta di un segnale assimilabile a un saluto. O a un’indicazione di principi biologici universali. La comunità di cittadini scienziati, oltre a Ken e Keli, chiamata a decrittare il messaggio captato da tre telescopi terrestri (tra cui il Green Bank Telescope negli Stati Uniti e la Stazione Radio Astronomica di Medicina in Italia), ha elaborato numerose interpretazioni, ma al momento non c’è alcuna conferma.
Il progetto, A Sign in Space, è appena agli inizi. Daniela de Paulis è convinta che questo esperimento possa riflettere un possibile futuro incontro con una civiltà aliena. Scenario che, semmai dovesse realizzarsi, necessiterà di studiosi pronti a interpretare un messaggio senza alcuna guida. La sfida è quanto mai aperta. Incerta, ma stimolante.