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Home » Innovazione » Tecnologia » Google Gemini ha una memoria, cosa sappiamo di questa nuova funzione

Google Gemini ha una memoria, cosa sappiamo di questa nuova funzione

Google Gemini introduce la memoria personalizzata: ecco come attivarla e quali potenziali pericoli nasconde.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino20 Novembre 2024
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Una riproduzione del giudizio universale di Michelangelo con una mano robotica
Una riproduzione del giudizio universale di Michelangelo con una mano robotica (fonte: FreePik)
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Google Gemini compie un passo avanti nell’intelligenza artificiale con l’introduzione di una funzione di memoria personalizzata. Questa nuova capacità consente al chatbot di adattarsi meglio alle esigenze degli utenti, ricordando dettagli come preferenze alimentari, hobby o contesti lavorativi. Tuttavia, Google garantisce il pieno controllo agli utenti sui dati salvati e assicura che tali informazioni non siano utilizzate per scopi impropri.

Questa novità rientra nel desiderio del colosso informatico di rendere su misura le interazioni con il chatbot. Come fare per permettere a Gemini di ricordare le preferenze? Basta fornire dettagli durante la conversazione o aggiungerli manualmente nella sezione “Saved Info”. Per esempio, un utente può specificare di preferire ricette vegetariane o di lavorare in un campo tecnico, e Gemini utilizzerà queste informazioni per fornire suggerimenti più pertinenti.

Una mano robotica regge un quadrato con la scritta AI
Una mano robotica regge un quadrato con la scritta AI (Fonte: FreePik)

L’accesso a questa funzionalità è riservato agli abbonati al piano Google One AI Premium, che costa 20 dollari al mese. Attualmente, la memoria è disponibile solo in inglese e sul client web, ma Google sta lavorando per estenderla alle app mobili.

E le informazioni che fine fanno? Google ha specificato che le informazioni salvate non saranno mai condivise o utilizzate per addestrare il modello, proteggendo così la privacy degli utenti. Così, ogni volta che le informazioni finiscono nella memoria di Gemini, l’utente riceve un avviso. È anche possibile modificare o eliminare i dati in qualsiasi momento.

Funzioni simili sono presenti in OpenAI con ChatGPT, ma Gemini si distingue per la possibilità di gestire direttamente le memorie salvate e per l’integrazione con i prodotti Google. Come per ogni innovazione, però, è fondamentale che vengano adottate misure di sicurezza per prevenire potenziali abusi, come l’inserimento di false memorie da parte di malintenzionati, un problema già osservato in tecnologie analoghe.

Solo qualche giorno fa, vi avevamo raccontato dell’incidente tra Gemini e uno studente americano, minacciato dal chatbot.

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