Mission to Mars si conclude con l’astronauta Jim McConnell che decide di salire sull’astronave lasciata dai marziani, per poterli raggiungere in un’altra galassia. Ricongiuntosi con Phil Ohlmyer, Luke Graham e Terri Fisher, gli regalano il ciondolo di Flash Gordon in segno di buon augurio.
2020. Gli astronauti Luke Graham (Don Cheadle), Nicholas Willis (Kavan Smith), Sergei Kirov (Peter Outerbridge) e Renée Coté (Jill Teed) sono protagonisti della prima missione spaziale umana sul pianeta Marte. Dopo l’atterraggio della nave spaziale Marte 1 sul pianeta, il gruppo di esploratori si imbatte in una strana formazione cristallina nei pressi di una montagna della regione di Cydonia. Dopo aver inviato alcuni campioni alla World Space Station, gli scienziati vengono uccisi da un tornado di sabbia. Sopravvissuto al fenomeno, Graham invia un segnale di soccorso al satellite orbitale R.E.M.O, cosicché la stazione spaziale possa organizzare una missione di salvataggio.
Un anno dopo, la World Space Station organizza il secondo team di salvataggio composto dal comandante Woody Blake (Tim Robbins), sua moglie Terri Fisher (Connie Nielsen), Phil Ohlmyer (Jerry O’Connell) e Jim McConnell (Gary Sinise). Arrivati in prossimità dell’orbita del pianeta rosso sulla navetta Marte 2, gli esploratori vengono attaccati da uno sciame di micrometeoriti, che porta successivamente al sacrificio di Blake. Atterrati su Marte, Fisher, Ohlmyer e McConnell si ricongiungono con il comandante Graham nei pressi dell’accampamento terrestre. Illustrando gli studi condotti sui suoni riprodotti dalla montagna, egli spiega ai colleghi che il suono sia in realtà una codifica di DNA umano.
Dirigendosi verso il monte, gli astronauti inviano un segnale radio di risposta al test. Ciò dà origina all’apertura di un misterioso portale. Jim, Terri e Luke entrano e scoprono di trovarsi all’interno di uno spazio simile alle condizioni terrestri. Successivamente vengono condotti davanti a un ologramma dello stesso pianeta rosso. Scoprono così che Marte precedentemente ospitava la vita, ma a causa della caduta di un meteorite, la sua composizione venne deformata. Davanti a un nuovo ologramma di un extraterrestre, i tre intuiscono che la popolazione del pianeta si è trasferita in un’altra galassia per la propria sopravvivenza. E che una loro astronave di prossimità è pronta alla partenza. Decidendo di accogliere l’invito a raggiungere gli alieni, Jim McConnell parte, non prima però di aver salutato i suoi compagni di viaggio.
Curiosità su Mission to Mars
La pellicola prodotta dalla Touchstone Pictures trae ispirazione dall’omonima attrazione del parco di Disneyland Paris. Le riprese del lungometraggio si sono svolte dal 13 luglio 1999 al 25 ottobre 1999 in vari set sparsi per la Giordania, la California e il Canada, con un budget produttivo di 100 milioni di dollari.
Inizialmente per dirigere l’opera fantascientifica, la produzione contattò il regista Gore Verbinski, ma dopo l’aumento dei costi produttivi, venne deciso di ingaggiare Brian De Palma.
L’attore Gary Sinise è stato scelto dallo stesso filmmaker italoamericano dopo la sua interpretazione di Ken Mattingly nel lungometraggio del 1995: Apollo 13.
Mission to Mars ha segnato la terza collaborazione tra lo stesso Brian De Palma e il compianto compositore Ennio Morricone dopo The Untouchables – Gli intoccabili del 1987 e Vittime di guerra del 1989.