La mindfulness, termine che si traduce come “consapevolezza”, è una pratica che sta guadagnando sempre più attenzione per i suoi benefici sulla salute mentale e fisica. Questa tecnica si concentra sull’essere pienamente presenti nel momento, fluendo nei pensieri, nelle emozioni e nelle sensazioni fisiche senza giudicarli. Le sue radici affondano nel buddismo, ma oggi è diffusa in contesti laici e non richiede alcuna adesione religiosa per essere praticata.
Essere mindful significa prendere consapevolezza di dove siamo e di cosa stiamo facendo, evitando di lasciarci sopraffare da pensieri ossessivi o ansie sul passato o sul futuro. È una capacità innata, ma può essere sviluppata con pratiche specifiche come la meditazione statica, camminata o in movimento. E attraverso semplici pause consapevoli nella vita quotidiana.
I benefici della mindfulness sono numerosi e supportati dalla scienza. Praticandola, si può ridurre lo stress, migliorare le prestazioni cognitive e accrescere l’empatia verso sé e degli altri. La mindfullness in sostanza ci aiuta a sospendere i giudizi, quella severità che spesso rivolgiamo a noi stessi, trasformandola in vera cura. Il risultato? Siamo più gentili verso noi e il prossimo.
La mindfulness non è un rimedio rapido, ma un’abilità che richiede costanza. Anche pochi minuti al giorno possono fare la differenza. Il corpo ha un ruolo primario nella pratica. Ci si siede in una posizione stabile, respirando in modo da valorizzare ogni respiro. Poi, si accolgono i pensieri senza lasciarsi dominare da essi. Anche se la mente si allontanerà, il senso di tutto è tornare al momento presente.
I pensieri, infatti, vanno e vengono ma non sono loro a doverci imbrigliare e se diventano intrusivi si possono lasciar andare.
Un ottimo modo per “tornare al presente” è capire che messaggi ci sta lanciando il corpo. Tensione, battiti accelerati, respiro affannoso possono essere segno di trigger emotivi pesanti. Al primo accenno, ci si può isolare e respirare con lentezza.
La mindfulness può essere d’aiuto anche nei casi di ansia e depressione. Naturalmente, si tratta di una strategia complementare utile, ma non di una vera e propria terapia, quindi non sostituisce un percorso di cura con un psicologo.
In questi tempo di grande caos, però, trovare un modo per agganciarsi alla realtà può essere davvero importante.