Joan Plowright, attrice britannica di spicco, scomparsa il 16 gennaio 2025, all’età di 98 anni, ha svolto un ruolo fondamentale nell’introdurre le opere di Eduardo De Filippo al pubblico anglosassone. Nel 1972, al National Theatre di Londra, Plowright interpretò Rosa Priore nella produzione inglese di “Sabato, domenica e lunedì”, accanto al marito Laurence Olivier e a Frank Finlay, con la regia di Franco Zeffirelli. La produzione ricevette il premio della critica teatrale londinese e fu elogiata dal Daily Telegraph per il suo umorismo.
Successivamente, nel 1977, vestì i panni di Filumena Marturano nell’omonima commedia di De Filippo, diretta da Olivier. Lo spettacolo debuttò al Piccadilly Theatre di Londra il 30 settembre 1977 e rimase in scena fino al 27 febbraio 1978. Nel 1980, lo spettacolo fu portato a Broadway, al St. James Theatre, con Plowright e Frank Finlay nei ruoli principali. Entrambi gli allestimento furono determinanti nel far conoscere e apprezzare l’opera di De Filippo nel mondo anglosassone.
In occasione dello spettacolo Filumena Marturano, Plowright scrisse a Eduardo una lettera a macchina, per raccontare la sua esperienza sul palco e ringraziarlo della grande opportunità.
“Mio caro Eduardo, volevo mandare amore a te e Isabella (Quarantotti, moglie di Eduardo) e ringraziarvi per i dolcissimi pensieri e gli auguri di buon anno e anche per dirti quanto sia felice di Filumena. Non ho mai ricevuto una risposta così universale a uno spettacolo… a eccezione forse di Sabato, domenica e lunedì. Penso però che questo abbia avuto un impatto più profondo sul pubblico. La quantità di gente che è tornato a vederlo, anche per tre volte, è enorme. Molti italiani erano determinati a non vederlo in inglese, visto che lo avevano apprezzato in originale, e pensavano che non sarebbe sopravvissuto, ma erano entusiasti del fatto che funzionava.
Ora che il nervosismo per la prima è andato via, sono sempre alla ricerca della perfezione (una cosa estenuante da fare) posso rilassarmi e non sentire la tensione. È così bello vedere che ogni serra un’opera faccia un viaggio diverso a seconda del pubblico e che alla fine si alzino per applaudire, soprattutto giovani e persone di colore. Applaudiscono con le mani sopra la testa come fossero a un incontro di pugilato e cercassero di far alzare un platea incredula di inglesi. C’è chi si alza con loro e chi crede siano matti. Larry (Laurence Olivier, ndr) è stato a Vienna per 6 settimane per per girare un film e nel suo tempo libero ha visto molta opera. Ora mi dice di essere diventato fan dell’opera per la prima volta nella sua ita. Ti manda amore e tanti auguri per lo spettacolo che farai e per tutto il lavoro e la felicità nel futuro”.
La lettera è stata esposta alla Biblioteca Nazionale di Napoli fino all’8 novembre 2014. Se volete vedere il testo completo, lo trovate a questo link.