George R.R. Martin, celebre autore di Il Trono di Spade, ha collaborato con il fisico Ian Tregillis per scrivere un articolo scientifico, intitolato Ergodic Lagrangian dynamics in a superhero universe, pubblicato sull’American Journal of Physics. Lo studio analizza il comportamento di un virus alieno immaginario, il Wild Card, utilizzando la meccanica lagrangiana. Attraverso la modellizzazione matematica, Martin e Tregillis, fisico presso il Los Alamos National Laboratory e co-autore della serie Wild Cards, hanno trasformato un concetto immaginario in un esercizio concreto di analisi scientifica. Con risultati sorprendenti.
Facciamo un passo alla volta. George R.R. Martin è il curatore e uno degli autori principali della serie di romanzi “Wild Cards”, un vasto universo condiviso di narrativa fantascientifica, che vide la luce nel 1987. Egli ha guidato il progetto e ne ha delineato le basi narrative, collaborando con altri scrittori per dare forma al mondo e alla sua mitologia. Martin ha ideato il concetto di base insieme alla scrittrice Melinda M. Snodgrass, ispirandosi a sessioni di gioco di ruolo fatte con altri amici scrittori. Qui, nacque l’idea di un universo narrativo condiviso in cui un virus alieno cambia profondamente il corso dell’umanità, il Wild Card, appunto.
![Ian Tregillis](https://cultweb.it/wp-content/uploads/2025/01/IanTregillis.jpg)
Si tratta di un’arma biologica aliena, creata da una razza extraterrestre conosciuta come i Takisiani, che intendevano usarlo per potenziare geneticamente la propria specie. Quando il virus viene rilasciato accidentalmente sulla Terra, diffondendosi in tutto il pianeta nel 1946, l’umanità intera ne è sconvolta. Da New York City colpisce la popolazione globale, causando mutazioni nel DNA umano. Il 90% persone infettate dal virus muore. Chi sopravvive subisce mutazioni. Gli umani deformi si chiamano jokers. Quelli che invece acquisiscono superpoteri diventano aces.
Martin e Tregillis hanno dunque studiato l’evoluzione del virus Wild Card. L’obiettivo del loro lavoro era creare un modello fisico che descrivesse le dinamiche del virus in modo scientifico, rendendolo anche uno strumento educativo per gli studenti di fisica. Come? Utilizzando la meccanica lagrangiana, che descrive il comportamento di un sistema, bilanciando energia cinetica e potenziale, le due grandi forze base della Fisica, in maniera più semplice.
Questo modello permette di studiare come il virus, sulla base delle sue proprietà, si evolve nel tempo, generando distribuzioni statistiche sui diversi esiti possibili, per esempio morte, deformità o poteri straordinari. In altre parole, il comportamento del virus, trattato come un “sistema dinamico”, può essere previsto nel medio tempo. Sebbene si tratti di una creazione immaginaria, la metodologia utilizzata per studiarlo è radicata del tutto nella scienza reale. Fumetti e fantascienza, dunque, possono essere strumenti efficaci per introdurre concetti complessi di fisica.