La tragedia di Mayerling rimane uno degli eventi più misteriosi e drammatici della storia asburgica. Il 30 gennaio 1889, l’arciduca Rodolfo d’Asburgo, unico figlio maschio dell’imperatore Francesco Giuseppe e dell’imperatrice Sissi, viene trovato morto insieme alla sua amante, la baronessa Maria Vetsera, nella residenza di caccia a Mayerling, in Austria. Il dramma scuote profondamente la monarchia austro-ungarica e lascia dietro di sé una scia di interrogativi, ipotesi e speculazioni.
Rodolfo è un giovane colto e brillante, ma profondamente inquieto. Fin dall’infanzia, si distingue per il suo spirito liberale e per una visione politica in contrasto con il conservatorismo del padre. Affascinato dalle idee progressiste e dal nazionalismo, mal sopporta il rigido protocollo di corte e il destino imposto dal suo rango. Il suo matrimonio con la principessa Stefania del Belgio è infelice, caratterizzato da freddezza e incomprensioni. Questo lo spinge a cercare conforto altrove, trovandolo nella giovanissima baronessa Maria Vetsera.
Il loro legame, osteggiato dalla corte e dalla famiglia di Rodolfo, si sviluppa in segreto, alimentato dalla disperazione e dal desiderio di sfuggire alle costrizioni della vita di palazzo. Secondo alcune ricostruzioni, Rodolfo progetta addirittura di fuggire con Maria, ma la pressione delle responsabilità dinastiche e il rifiuto del padre di concedergli una via d’uscita lo gettano in uno stato di profonda depressione.
Nella fredda notte del 30 gennaio 1889, nella residenza di caccia di Mayerling, dunque, si consuma la tragedia. Le versioni ufficiali sostennero che Rodolfo, in preda alla disperazione, abbia prima ucciso Maria Vetsera con un colpo di pistola e poi si fosse tolto la vita. Tuttavia, molte teorie alternative si sono susseguite nel tempo: dall’ipotesi di un assassinio politico, orchestrato per eliminare un erede scomodo, a quella di un complotto dinastico. Alcuni storici hanno anche suggerito che Maria potesse essere morta accidentalmente e che Rodolfo, sconvolto, avesse deciso di seguirla.
Dal punto di vista politico, comunque, la tragedia di Mayerling ha delle ripercussioni drammatiche importanti. Con la morte di Rodolfo, infatti, la linea di successione si indebolisce notevolmente, portando l’arciduca Francesco Ferdinando, nipote dell’imperatore, a diventare erede al trono. La sua successiva uccisione a Sarajevo nel 1914, poi, innesca la Prima Guerra Mondiale, segnando l’inizio della fine per l’Impero austro-ungarico.