Il suo nome potrebbe far sorridere, soprattutto per il contesto, ma, come capitato a un politico americano prima di lui, Taylor Swift la prende con filosofia. A 21 anni, il lottatore britannico sta costruendo una solida carriera nelle MMA, uno sport che unisce arti marziali e boxe. Eppure, com’è facile intuire, è spesso motivo di ilarità, specialmente durante le presentazioni ufficiali prima degli incontri o ai controlli di passaporto. “Anche alle pesate la gente ride, e l’annunciatore lo rende ancora più imbarazzante,” ha dichiarato. Nonostante ciò, Swift ha deciso di non cambiare nome e di trasformare questa caratteristica unica in un vantaggio per attrarre attenzione e sponsor. “Nel mondo delle MMA, media e vendite contano molto, e ogni aiuto è benvenuto“, ha affermato.
Nato il 27 maggio 2003 a Cheltenham, nel Gloucestershire (Regno Unito), combatte nella categoria pesi leggeri e si distingue per il suo stile di combattimento aggressivo e versatile. La sua crescita nel circuito regionale delle MMA britanniche sta attirando sempre più attenzione, sia per le sue performance che per la curiosità legata al suo nome. E anche se non è un fan della popstar e fatica a ricordare i titoli delle sue canzoni, riconosce che chiamarsi come lei lo aiuta a ottenere visibilità nel settore.
Swift ha scoperto di avere un’omonima celebre quando aveva circa 10 anni. Ha faticato un po’ a scrollarsi di dosso la questione e, al momento, vuole resistere alla possibilità di usare una canzone della popstar mentre entra in scena (per combattere).
Taylor Swift (sarà il nome) ha avuto un 2024 di successo. Attualmente si allena tra due palestre rinomate e punta a farsi strada nel circuito professionistico. Se il lottatore continuerà a vincere e a perfezionare il suo stile, potrebbe presto essere riconosciuto non solo per il suo nome, ma per il talento che sta dimostrando dentro la gabbia.
Intanto, l’altra Taylor Swift si prepara ad assistere al Super Bowl, tifando per il suo fidanzato, la stella dei Kansas City Chief, Travis Kelce, nella sfida contro i Philadelphia Eagles. Alla fine, è sempre questione di sport.