C’è una creatura marina a cui spetta la palma di animale intelligentissimo: il polpo. Con un cervello altamente sviluppato e capacità cognitive avanzate, questi molluschi dimostrano una straordinaria adattabilità e una gamma di comportamenti sofisticati. Studi recenti hanno persino trovato una sorprendente somiglianza genetica tra il cervello dei polpi e quello umano, aprendo nuove domande sull’evoluzione dell’intelligenza.
Il polpo è un cefalopode, una classe di molluschi che include anche calamari e seppie. Sono animali invertebrati, senza scheletro, e si sono evoluti separatamente dai vertebrati per oltre 500 milioni di anni. Nonostante questa distanza evolutiva, i polpi possiedono una grande capacità di apprendimento e problem-solving. Una delle loro doti più impressionanti è il camuffamento: grazie a cellule specializzate nella pelle, possono cambiare colore e texture in pochi istanti per mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente. Questo talento non è solo istintivo, ma implica decisioni basate sull’analisi del contesto, come hanno dimostrato alcuni esperimenti.

Oltre a nascondersi dai predatori, i polpi usano il loro ingegno per cacciare. Alcuni imitano le alghe o i pesci velenosi per avvicinarsi alle prede senza destare sospetti. Altri ancora adottano strategie sorprendenti, come fingere di essere rocce in movimento per spostarsi senza essere notati. Questo comportamento suggerisce che non si limitano a reagire agli stimoli, ma pianificano attivamente le loro azioni.
Un’altra dimostrazione della loro intelligenza è l’uso di strumenti. L’Amphioctopus marginatus raccoglie e trasporta conchiglie di cocco per usarle come rifugi mobili. Alcuni polpi impilano gusci e sassi per costruire protezioni contro i predatori. Inoltre, possiedono una memoria avanzata: possono ricordare esperienze passate e adattare il loro comportamento di conseguenza, un’abilità chiamata memoria episodica.
Sorprendentemente, i polpi dimostrano anche comportamenti ludici. Alcuni sono stati visti giocare con oggetti galleggianti nei laboratori, lanciandoli e riprendendoli con i loro tentacoli. Questo tipo di comportamento è tipico degli animali intelligenti, poiché il gioco è spesso associato a capacità cognitive complesse e alla sperimentazione.
Dal punto di vista biologico, il loro cervello è unico nel suo genere. A differenza dei mammiferi, circa la metà dei neuroni di un polpo non si trovano nella testa, ma nei tentacoli. Questo consente loro di compiere movimenti estremamente precisi e di coordinare azioni complesse senza dover elaborare tutto nel cervello centrale. Come il simpaticissimo polpo che prende a pugni un pesce, il cui video è diventato virale sui social.
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Un recente studio ha rivelato che nei polpi sono presenti i cosiddetti “jumping genes” (trasposoni), sequenze di DNA che possono spostarsi all’interno del genoma. Questi elementi sono particolarmente attivi in una regione del cervello del polpo simile all’ippocampo umano, responsabile dell’apprendimento e della memoria. Nei mammiferi, questi geni sono stati collegati alla capacità di adattamento e plasticità neuronale. La scoperta suggerisce che i polpi potrebbero aver sviluppato la loro intelligenza grazie a meccanismi genetici simili a quelli umani, pur essendo evolutivamente molto distanti da noi.