La leggenda dell’Agente 355 è una delle storie più intriganti della Guerra d’Indipendenza americana. Secondo alcune fonti, questa spia donna avrebbe svolto un ruolo chiave nel Culper Spy Ring, una rete segreta di intelligence al servizio di George Washington. Tuttavia, la realtà storica è molto meno certa: l’unica menzione di un’ipotetica “355” appare in una lettera del 1779, in cui Abraham Woodhull scrive di una “lady” che potrebbe aiutarlo a ingannare i britannici. Da questa breve citazione è nato un mito che ha ispirato libri, teorie speculative e film come Secret Team 355.

Il Culper Spy Ring fu un’organizzazione segreta istituita da Washington e coordinata da Benjamin Tallmadge per raccogliere informazioni sui movimenti britannici a New York. Il gruppo operava con un codice cifrato in cui il numero 355 indicava semplicemente “donna“, senza specificare un’identità o un ruolo particolare. In questo contesto, la menzione della “lady” nella lettera di Woodhull non prova che fosse una spia, ma solo che potesse aver fornito un aiuto indiretto all’intelligence americana.
Morton Pennypacker, uno storico degli anni ’30, fu tra i primi a sostenere che 355 fosse una vera spia, ipotizzando che fosse legata a Robert Townsend e che fosse stata catturata e imprigionata sulla famigerata nave-prigione britannica HMS Jersey, dove avrebbe dato alla luce un figlio prima di morire. Tuttavia, non esistono documenti a supporto di questa teoria.
Un’altra versione popolare, diffusa dallo scrittore Brian Kilmeade, racconta che 355 fosse una donna dell’alta società newyorkese vicina agli ufficiali britannici, capace di raccogliere informazioni critiche, tra cui la scoperta del tradimento di Benedict Arnold. Anche in questo caso, le prove storiche sono inesistenti.
Alcuni storici hanno cercato di dare un nome alla presunta spia. Una delle ipotesi più discusse è che si trattasse di Anna Strong, una patriota di Setauket, che avrebbe usato un codice con un petticoat nero e fazzoletti stesi al vento per comunicare con i membri del Culper Ring. Tuttavia, non esistono documenti diretti che confermino questa ipotesi. Un’altra possibilità è che 355 fosse Elizabeth “Liss”, un’ex schiava della famiglia Townsend che potrebbe aver ottenuto informazioni lavorando nelle case degli ufficiali britannici. Anche questa teoria, per quanto affascinante, rimane priva di conferme definitive.
Gli storici moderni considerano la figura dell’Agente 355 più un mito che una realtà. Le donne hanno sicuramente avuto un ruolo nella Guerra d’Indipendenza americana, ma la creazione di una figura leggendaria come 355 sembra essere frutto di una narrazione romanzata piuttosto che di dati storici concreti. La storia della guerra è piena di donne che hanno agito come informatrici, messaggere e sostenitrici della causa patriottica, ma il bisogno di creare una singola eroina misteriosa ha portato alla diffusione di una leggenda senza solide basi documentali.