La celebre scena di Scarface (1983), in cui Tony Montana affonda il volto in una montagna di polvere bianca, è entrata nella storia del cinema. Ma cosa stava realmente sniffando Al Pacino? E soprattutto, ha riportato danni permanenti al naso a causa di quelle riprese? Partiamo dalla leggenda metropolitana, ovvero che la cocaina usata fosse vera. Non è così, naturalmente. Si trattava di un polvere bianca non meglio identificata (forse latte in polvere o zucchero a velo) che comunque ebbe effetti sulla salute di Pacino.
Infatti, può anche non aver sniffato vera droga, ma ha comunque inalato la polvere, senza far finta. Oggi c’è la possibilità di usare una pompetta nascosta per simulare l’aspirazione, senza danni. All’epoca optò per il realismo assoluto. In un’intervista raccontò:
“Per anni mi sono comparse cose strane nel naso. Non so cosa sia accaduto al mio naso, ma di sicuro è cambiato“.
La sofferenza patita, però, ha dato credibilità alla sequenza. Quel Tony Montana immerso nella droga prima del sanguinoso scontro finale, è diventato un simbolo della decadenza e dell’eccesso. Sicuramente, il realismo con cui è stata girata ha contribuito a consolidare il mito del personaggio e la reputazione del film, ancora oggi insuperato.
Per quanto riguarda le montagne di droga che si vedono nel film sono tutte formate da polvere lassativa per bambini. Se vi state chiedendo cosa si usa in generale, nei film, per sostituire la cocaina, le sostanze sono 3: il latte in polvere, l’inositolo, che è uno zucchero e la vitamina D. Solitamente si inalano senza rischi, soprattutto se tra un ciak e l’altro si pulisce il naso con una soluzione salina. Altrimenti, ci può scappare l’inconveniente. Come successo ad Al Pacino e a Jonah Hill che sul set di The Wolf of Wall Street ha inalato tanta di quella cocaina finta da avere una bronchite. E finire in ospedale per questo.