Dopo settimane di incertezze e di notizie più o meno catastrofiche, la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno confermato che l’asteroide 2024 YR4 non rappresenta più una minaccia per la Terra. Inizialmente si temeva un impatto nel 2032, con probabilità stimate fino al 3%. Tuttavia, grazie a nuove osservazioni e calcoli più precisi, il rischio è stato abbattuto quasi a zero: solo lo 0,001%, una percentuale trascurabile. Ma se il nostro pianeta può tirare un sospiro di sollievo, il pericolo non è del tutto scongiurato: la Luna potrebbe invece trovarsi sulla traiettoria di questo “city-killer”.

Scoperto nel dicembre 2024, 2024 YR4 misura tra 40 e 90 metri di diametro e viaggia a velocità elevata. Se fosse precipitato sulla Terra, avrebbe potuto liberare un’energia pari a 8 megatoni di TNT, 500 volte più potente della bomba atomica di Hiroshima. L’allarme si è intensificato a inizio febbraio, quando il rischio di impatto era stato stimato fino al 3,1%, un valore mai registrato nei dieci anni di attività del sistema di monitoraggio NASA.
Grazie a osservazioni approfondite, il pericolo per la Terra è stato ufficialmente scongiurato. Tuttavia, la Luna resta potenzialmente a rischio: secondo la NASA, l’asteroide ha ancora un 1,7% di probabilità di colpirla nel 2032. Se ciò accadesse, il nostro satellite non avrebbe modo di difendersi: privo di un’atmosfera protettiva, subirebbe un impatto devastante a oltre 48.000 km/h, con la formazione di un cratere tra i 500 metri e i 2 km di diametro.
Nei prossimi mesi, gli scienziati analizzeranno ulteriormente l’orbita di 2024 YR4 per ridurre l’incertezza. Il telescopio spaziale James Webb sarà utilizzato per studiarne con maggiore precisione la dimensione e la traiettoria. Anche se il rischio per la Luna potrebbe diminuire con il tempo, questa vicenda ha fornito una preziosa opportunità di studio sugli asteroidi potenzialmente pericolosi e sulla necessità di una sorveglianza continua dello spazio.