Federica Brignone è uno dei nomi più importanti dello sci alpino italiano e internazionale. Nata a Milano il 14 luglio 1990, sotto il segno del Cancro, è cresciuta in Valle d’Aosta e ha respirato fin da bambina l’atmosfera dello sci agonistico, ereditando la passione dalla madre Maria Rosa Quario, ex sciatrice di Coppa del Mondo e giornalista sportiva e del padre Daniele, maestro di sci. L’ambiente familiare, insomma, ha giocato e gioca ancora un ruolo determinante nella sua crescita sportiva, visto che il fratello Davide è il suo attuale allenatore personale.
Il debutto in Coppa del Mondo è avvenuto il 28 dicembre 2007 a Lienz, ma la svolta nella carriera di Brignone è arrivata nella stagione 2015-2016, quando ha conquistato la sua prima vittoria nel massimo circuito internazionale, trionfando nello slalom gigante di Sölden. Da quel momento, ha accumulato numerosi successi, dimostrando una straordinaria versatilità su diverse discipline.

Il punto più alto della sua carriera è stato il 2020, quando è diventata la prima donna italiana a vincere la Coppa del Mondo generale di sci alpino, precedendo avversarie di livello assoluto. In quella stagione ha anche conquistato la Coppa del Mondo di slalom gigante e la Coppa del Mondo di combinata, dimostrando un dominio eccezionale sulle nevi internazionali.
Oltre ai successi in Coppa del Mondo, Brignone ha brillato anche nelle competizioni più prestigiose. Ai Mondiali di Åre 2019 ha ottenuto piazzamenti di rilievo, mentre ai Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018 ha conquistato la medaglia di bronzo nello slalom gigante. La consacrazione mondiale è arrivata nel febbraio 2025, ai Mondiali di Saalbach, dove ha vinto la medaglia d’oro nello slalom gigante, risultato che l’Italia non conquistava dai tempi della grande Deborah Compagnoni, precedendo atlete del calibro di Alice Robinson e Paula Moltzan. In gara Brignone indossava un caschetto con una tigre dipinta, simbolo di forza e fierezza.