Praticamente tutti conoscono il nome di Pocahontas, principalmente grazie al fortunatissimo film di animazione della Disney; sono in pochi, tuttavia, a conoscere la vera – e a tratti straziante – storia di questa principessa nativa americana, il cui incontro con i coloni John Smith e John Rolfe (che sposò proprio il 5 aprile 1614) cambiò per sempre la sua vita e quella della sua gente.
Partiamo dal nome: Pocahontas si chiamava in realtà Amonute, mentre i suoi cari usavano il nome di Matoaka; Pocahontas era il nome di sua madre, che morì dandola alla luce: il padre, il Capo Powhatan, devastato da questa perdita, decise di dare alla figlioletta il nomignolo di Pocahontas, che vuol dire “giocherellona” o “bambina dispettosa”. Nel 1607, John Smith e il suo gruppo di coloni inglesi incontrò per la prima volta la tribù di Pocahontas, che all’epoca aveva circa 10 anni: l’uomo fu preso prigioniero e rimase con loro per qualche tempo, scambiando con la principessa i primi contatti; i due impararono a comunicare in modo rudimentale nelle rispettive lingue, mentre il Capo ne osservava il comportamento e iniziava a sviluppare fiducia nei suoi confronti.

Sempre nel 1607, a Smith fu riconosciuto il ruolo di “werowance”, termine algonchino che identifica il leader o il comandante di una comunità, e gli fu accordato accesso a varie risorse tra cui cibo e una porzione di terreno in cui stabilirsi. Con il trascorrere degli anni, tuttavia, si svilupparono delle tensioni tra gli Inglesi e i Powhatan, che culminarono con il rapimento di Pocahontas da parte del capitano inglese Samuel Argall: prima di partire egli presentò una pentola di rame alla tribù, sostenendo in seguito che fosse stato effettuato uno scambio equo tra le due parti. Fu così che Pocahontas fu costretta a imbarcarsi e lasciare il suo popolo, senza sapere che i coloni avrebbero ucciso poco dopo il suo giovane marito Kocoum, dal quale ella aveva avuto un figlio.
La storia di Pocahontas procede ufficialmente con il suo matrimonio con John Rolfe, proprietario di una piantagione di tabacco, ma è altamente improbabile che si sia trattata di un’unione dettata dall’amore reciproco tra i due: è molto più verosimile invece che egli abbia voluto riconquistare il rispetto dei Powhatan e imparare le loro tecniche di lavorazione del tabacco. In seguito a questa unione, avvenuta il 5 aprile del 1614, Pocahontas fu costretta ad indossare abiti inglesi, a convertirsi al Cristianesimo e ad adottare il nome cristiano di Rebecca. Il padre, per paura di essere rapito egli stesso, decise di non partecipare alle nozze e di limitarsi a inviare in dono una collana di perle; non rivide mai più la figlia.
Al fine di migliorare gli affari della sua piantagione e quelli delle colonie circostanti, Rolfe portò con sé Pocahontas e il loro figlio Thomas in Inghilterra, per dimostrare alla Corte le buone intenzioni dei nativi americani nei confronti dei coloni: Pocahontas fu così spacciata per una docile principessa indiana disposta ad adottare la cultura inglese come propria. Subito dopo una cena con il marito e con Argall, l’uomo che l’aveva rapita, Pocahontas si ammalò improvvisamente e morì il 21 marzo 1617, all’età di soli 21 anni; alcuni compagni di tribù che viaggiavano insieme a lei sostennero che fosse stata avvelenata.