Il pacemaker è un dispositivo medico elettronico impiantabile, progettato per regolare il battito cardiaco quando questo risulta troppo lento (bradicardia), irregolare o, in alcuni casi, assente. Utilizzato soprattutto in pazienti con disturbi del ritmo cardiaco (aritmie), il pacemaker rappresenta uno dei principali strumenti salvavita in cardiologia moderna.
Il pacemaker è composto da due elementi principali: un generatore di impulsi, che contiene la batteria e i circuiti elettronici, e uno o più elettrocateteri, che trasportano gli impulsi elettrici dal generatore al cuore. Una volta impiantato, il dispositivo monitora costantemente l’attività cardiaca e interviene automaticamente quando rileva un’anomalia nel ritmo.
Se il battito rallenta o salta, il pacemaker invia un impulso elettrico per stimolare la contrazione del cuore. Esistono diversi tipi di pacemaker: quelli monocamerali (che stimolano un’unica camera cardiaca), bicamerali (che stimolano sia l’atrio sia il ventricolo destro), e quelli a tre camere, detti anche pacemaker per la terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT), utilizzati in pazienti con scompenso cardiaco avanzato.

L’impianto del pacemaker è indicato in presenza di blocchi atrioventricolari, sindrome del seno malato, o in pazienti che presentano sintomi gravi come sincope o affaticamento dovuti a bradicardia. Il dispositivo può essere anche temporaneamente utilizzato in situazioni di emergenza.
L’impianto del pacemaker è un intervento di chirurgia mininvasiva che avviene in anestesia locale e dura circa un’ora. Il generatore viene posizionato sotto la pelle, di solito nella zona sottoclaveare, e gli elettrocateteri vengono introdotti in una vena e guidati fino al cuore. Dopo l’intervento, il paziente viene monitorato e in genere può tornare a casa dopo 24-48 ore. L’impianto del pacemaker è considerato sicuro, con un basso tasso di complicanze post-operatorie, e viene regolarmente eseguito anche in pazienti anziani o con condizioni cliniche complesse.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, attualmente ricoverato al Santo Spirito, è stato sottoposto alle ore 20.00 di stasera all’impianto di un pacemaker. Secondo il bollettino ufficiale, il Capo dello Stato si trova in buone condizioni generali e l’operazione, programmata, non desta alcuna preoccupazione.
I pacemaker moderni hanno una durata media della batteria compresa tra i 7 e i 15 anni, a seconda del modello e del livello di stimolazione richiesto. Numerosi studi scientifici, tra cui quelli pubblicati su The New England Journal of Medicine e JAMA Cardiology, dimostrano l’elevata efficacia del pacemaker nel prevenire episodi di sincope, nel migliorare la qualità della vita e nella riduzione del rischio di eventi cardiovascolari gravi nei pazienti selezionati.