È ormai alle porte il Conclave nel quale, al termine dei Novendiali, verrà eletto il successore di papa Francesco, e il Vaticano è già in fermento. Tra i tanti addetti ai lavori che si stanno dedicando ai preparativi per questo attesissimo evento c’è anche un uomo di 86 anni che fa il sarto da quando ne aveva 15, intento a realizzare l’abito talare che il nuovo Pontefice indosserà subito dopo essere stato eletto: questo sarto si chiama Raniero Mancinelli e ha vestito papi, cardinali, vescovi e sacerdoti per più di sessant’anni. Ve lo facciamo conoscere in questo articolo.
È il 1958 quando Mancinelli lavora dietro le quinte del suo primo Conclave, che si concluderà con l’elezione di Giovanni XXIII: all’epoca lui è solo un ragazzo impiegato come aiutante, ma già 4 anni dopo egli apre a Borgo Pio (a due passi dal Vaticano) la sartoria che porta il suo nome, e che diventa ben presto una delle più ricercate e apprezzate dai membri del clero; adesso gli aiutanti sono la figlia e il nipote, e Raniero non nasconde la speranza che la sua diventi nel tempo un’azienda di famiglia.
Dei 6 papi che ha contribuito a vestire, gli ultimi 3 sono quelli con cui ha stretto un rapporto maggiore, ma colui che più gli è rimasto impresso è proprio l’appena defunto Francesco I:
“Era un piacere parlare con lui perché ti metteva proprio a tuo agio, c’era tranquillità e felicità”.
Quanto ai suoi gusti nel vestire, non sorprende sapere che anche in questo Bergoglio era un tipo assai semplice:
“A Benedetto piacevano i tessuti più pregiati, morbidi ed eleganti, [Francesco] voleva sempre cose economiche, non troppo vistose o sfarzose. Qualche giorno prima del Conclave è venuto a farsi fare una fascia da cardinale prima di essere eletto, gli ho detto il prezzo e mi ha risposto ‘Ah, sei un bel ladro‘, ma poi non l’ha più indossata perché è diventato Papa“.

La semplicità nel vestire e nell’acquistare nuove vesti è una nuova tendenza che Mancinelli ha notato e apprezzato – nonostante ciò rappresenti una certa perdita per un commerciante come lui – anche in altri membri del clero negli ultimi anni: sono più modesti ed è più frequente che tengano a pagare personalmente il conto, che sia di 1 euro o di 1000, a differenza di molti clienti del passato che si facevano tranquillamente finanziare da associazioni o fondazioni religiose.
L’abito talare a cui Mancinelli sta lavorando in questi giorni sarà realizzato in un fresco lana leggero da 220 grammi al metro quadro, lo stesso tessuto che utilizzava papa Francesco, e sarà disponibile in 3 taglie (48-50, 54 e 58), tra le quali il nuovo Pontefice potrà scegliere al momento di cambiarsi d’abito, subito dopo l’elezione e prima di presentarsi ai fedeli. Questa operazione verrà effettuata nella “stanza delle lacrime” della Cappella Sistina, chiamata così perché è quella in cui solitamente i nuovi papi si abbandonano all’emozione per il sacro incarico appena ricevuto.