Qual è l’età consigliata per i bambini per vedere Il pianista? Il film del 2002 di Roman Polański con Adrien Brody è uscito al cinema con il divieto ai minori di 14 anni, cioè non adatto a un pubblico di giovanissimi – soprattutto se non affiancati da un adulto – per le sue tematiche complesse e alcune scene piuttosto violente e strazianti.
Al di là della sua classificazione come non adatto ai minori di 14 anni, si tratta di un grande capolavoro del cinema moderno, basato sul romanzo autobiografico del compositore polacco Władysław Szpilman e sul racconto di prima mano degli orrori subiti durante le persecuzioni naziste della seconda guerra mondiale. Una testimonianza importante che, quindi, meriterebbe di essere visto anche dai più giovani, ovviamente in un contesto “protetto” come può essere quello di una visione in ambito scolastico mediata dall’insegnante. Dopotutto, si tratta di eventi storici tanto drammatici quanto fondamentali, la cui continua divulgazione permette di riflettere e non dimenticare. In questo senso, anche le giovani generazioni dovrebbero poter averne accesso.
Come abbiamo già accennato, Il pianista racconta le vicissitudini fuori dal ghetto del compositore polacco di origine ebraica Władysław Szpilman (interpretato da Adrien Brody) dallo scoppio della seconda guerra mondiale – con l’invasione della Polonia da parte della Germania Nazionalsocialista – fino alla liberazioni della città da parte dell’Armata Rossa. Il film, presentato al Festival di Cannes il 24 maggio 2002 (dove ha vinto la Palma d’oro), ha conquistato anche 3 premi Oscar: miglior regia a Roman Polański, miglior attore protagonista ad Adrien Brody e miglior sceneggiatura non originale a Ronald Harwood.