A pochi giorni dall’inizio della Maturità 2025, cresce l’interesse per la prima prova scritta d’italiano, in calendario martedì 18 giugno alle ore 8:30. Le sette tracce ufficiali sono già state selezionate dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e sigillate in una chiavetta elettronica custodita nel caveau del ministero, pronte per essere aperte, nello stesso momento, in tutte le scuole italiane.
Tra le anticipazioni più accreditate, riportate da Corriere della Sera e La Repubblica, emergono con forza tematiche legate all’attualità e alla riflessione personale. In particolare, l’Intelligenza Artificiale è considerata una delle opzioni più probabili. L’IA è oggi al centro del dibattito culturale, scolastico e sociale, e rappresenta un’occasione per gli studenti di confrontarsi con un fenomeno che già incide sulla loro quotidianità (spesso con risvolti inquietanti).
Altrettanto probabile è una traccia incentrata sui valori costituzionali, sulla cittadinanza europea o più in generale sull’identità dell’Occidente. Si tratta di temi già ricorrenti in passato, ma che trovano nuova linfa in un contesto internazionale segnato da tensioni geopolitiche e da riflessioni culturali sull’eredità storica dell’Europa.

Sul fronte degli autori, il toto-traccia letterario lascia spazio a diverse ipotesi. Secondo gli osservatori, è poco probabile che vengano riproposti Ungaretti e Pirandello, già protagonisti della Maturità 2024. In rialzo invece le quotazioni di Gabriele D’Annunzio, spesso ipotizzato ma mai scelto finora: la sua assenza dagli esami degli ultimi anni lo rende una candidatura plausibile. Da segnalare anche l’anniversario degli Ossi di Seppia di Eugenio Montale, pur se le ricorrenze non rappresentano quasi mai un criterio determinante per la selezione.
Un altro nome che circola è quello di Pier Paolo Pasolini, a cinquant’anni dalla morte. Figura centrale del Novecento italiano, Pasolini rappresenta un ponte tra letteratura, cinema, politica e impegno civile, rendendolo un autore ideale per stimolare una riflessione critica tra gli studenti.
Più improbabile, secondo le fonti ministeriali, l’inserimento di temi legati a conflitti armati o alla geopolitica, considerati troppo divisivi per una prova destinata a una platea ampia ed eterogenea.
Il ministro Valditara, in più occasioni, ha sottolineato come le tracce siano pensate per essere accessibili e vicine al vissuto degli studenti, offrendo spunti di riflessione concreti e stimolanti. L’obiettivo dichiarato è quello di permettere a ciascuno di esprimere opinioni personali, capacità argomentativa e sensibilità culturale.
Bisognerà attendere ancora qualche ora. E il mistero sarà svelato.