Il 18 giugno 1815, nei campi fangosi di Waterloo, si consuma l’ultimo atto dell’epopea napoleonica. La disfatta dell’Imperatore contro le forze anglo-prussiane, però, segna non solo la fine di un sogno imperiale, ma anche l’inizio di una leggenda storiografica poco nota: Napoleone ha perso a causa delle sue emorroidi. Un’affermazione che a prima vista può sembrare folcloristica, eppure affonda le radici in fonti autorevoli.
Le ricostruzioni biografiche e i racconti coevi descrivono Napoleone come sofferente già all’alba della battaglia. Secondo lo storico Andrew Roberts, autore della monumentale biografia Napoleon the Great, l’Imperatore viene colpito da una crisi emorroidaria acuta che gli causa forti dolori e gli rende impossibile montare a cavallo con facilità. In un’epoca in cui l’osservazione del campo e la trasmissione degli ordini dipendevano molto dalla mobilità del comandante, questa condizione fisica potrebbe aver influito in modo concreto sull’esito dello scontro.

La tesi delle emorroidi è confermata anche da altre fonti storiche, come il Journal of the Royal Society of Medicine, che nel 2005 pubblica un articolo in cui si analizza l’impatto della salute di Napoleone sul suo comando a Waterloo. Secondo gli autori, le crisi emorroidarie e l’uso massiccio di oppiacei per alleviare il dolore, in particolare laudano, avrebbero offuscato la lucidità dell’Imperatore, già provato dalla pressione della campagna belga.
Non si trattò, quindi, di una semplice indisposizione, ma di un fattore debilitante in un momento critico. Napoleone, infatti, ritarda l’inizio dell’offensiva, aspettando che il terreno, reso impraticabile dalla pioggia, si asciughi. Questo ritardo, dunque, offre tempo prezioso alle truppe prussiane di Blücher per ricongiungersi con gli inglesi del Duca di Wellington. Alcuni storici ritengono che, se Napoleone fosse stato in condizioni fisiche migliori, avrebbe potuto ispezionare personalmente il campo e ordinare un attacco più tempestivo.
Per finire è importante sottolineare che le emorroidi di Napoleone non sono state l’unica causa della sconfitta. La superiorità numerica degli avversari, la strategia difensiva di Wellington, il mancato sostegno da parte di alcuni ufficiali francesi e la determinazione delle truppe alleate hanno giocato un ruolo decisivo. Tuttavia, le condizioni fisiche dell’Imperatore restano un dettaglio affascinante che contribuisce ad arricchire il mito napoleonico, umanizzando la figura del condottiero leggendario.