Sempre più spesso si parla di zombieing, ma cos’è e cosa significa esattamente? Ci troviamo nel campo delle relazioni e degli appuntamenti, e questo termine si riferisce a coloro che, dopo essere spariti, tornano a farsi vivi come se niente fosse, come se fossero “zombie”. Solitamente questo atteggiamento, che è una variante del ghosting, accade tramite un messaggio sul telefono o sui social media, trattandosi di un comportamento messo in atto prevalentemente online.
Ma andiamo ad analizzare questo fenomeno più nel dettaglio, partendo dal suo significato letterale. “Zombieing” deriva dall’aggiunta del gerundio “ing” alla parola “zombie”. Testualmente, quindi, si potrebbe descrivere come il comportamento di qualcuno che credevamo metaforicamente “morto” e che, proprio come gli zombie, “resuscita” e si rifà vivo in maniera del tutto inaspettata. Un atteggiamento purtroppo sempre più diffuso nell’era digitale, in cui l’ex partner – o frequentazione – di turno, dopo la chiusura di una relazione o dopo essere sparito improvvisamente, ristabilisce i contatti mediante telefonate, messaggi o reaction sui social.
In questo senso, possiamo parlare di una sorta di evoluzione del ghosting, una tecnica descritta dal dizionario Treccani come il “comportamento di chi decide di interrompere bruscamente una relazione sentimentale e di scomparire dalla vita del partner, rendendosi irreperibile“.
Quello dello zombieing è un comportamento tanto irrispettoso – se non addirittura dannoso – quanto, purtroppo, piuttosto diffuso. E pazienza se l’ex con cui si è conclusa la relazione non ha lasciato alcuno strascico nella nostra vita perché, in quel caso, possiamo semplicemente ignorarlo. Ma se si tratta di una persona per la quale si ha sofferto, allora la sua ricomparsa improvvisa potrebbe confondere e, spesso, infondere un senso di falsa speranza. Per questo motivo, bisognerebbe tenere a mente che – nella maggior parte dei casi – chi si è comportato così una volta lo farà ancora; e trovare la forza di premere il tasto “Blocca”.