Non è solo una sensazione: il lunedì è davvero il giorno più stressante della settimana, e ora lo conferma anche la scienza. Una ricerca condotta su oltre 3.500 persone ha scoperto che l’ansia provata il lunedì ha un impatto diretto e duraturo sul corpo umano. Anche chi non lavora più, come i pensionati, è colpito da questo effetto. Ciò dimostra che non è il lavoro in sé a causare stress, ma il modo in cui la nostra società organizza il tempo: l’inizio della settimana è talmente radicato nella cultura da influenzare anche la fisiologia.
Lo studio è stato condotto dall’Università di Hong Kong e pubblicato sul Journal of Affective Disorders. I partecipanti avevano tutti più di 50 anni e facevano parte dell’English Longitudinal Study of Ageing, una grande ricerca sugli effetti dell’invecchiamento. I ricercatori hanno analizzato i livelli di cortisolo, l’ormone legato allo stress, attraverso campioni di capelli, che indicano l’esposizione accumulata nel tempo. Chi dichiarava di sentirsi ansioso il lunedì presentava livelli di cortisolo più alti del 23% rispetto a chi era ansioso in altri giorni.

Il cortisolo viene prodotto dal cosiddetto asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene), il sistema che regola le risposte allo stress. Se il cortisolo resta troppo elevato a lungo, può provocare conseguenze negative per la salute: pressione alta, difficoltà a regolare lo zucchero nel sangue, problemi al sistema immunitario e, soprattutto, un maggior rischio di malattie cardiovascolari.
Un dato particolarmente interessante è che solo il 25% dell’effetto lunedì si spiega con un maggiore livello di ansia percepita. Il resto dipende da quanto il corpo reagisce in modo diverso quando l’ansia si presenta proprio di lunedì. In altre parole, è il lunedì in sé a pesare di più sulla nostra fisiologia, come se fosse un “amplificatore” naturale dello stress. Non a caso, è il giorno della settimana in cui si registrano più attacchi di cuore: circa il 19% in più rispetto agli altri giorni.
Il fatto che anche i pensionati siano colpiti da questo effetto mostra che l’origine non è solo legata al lavoro o alla scuola, ma a un’abitudine sociale profondamente radicata: considerare il lunedì come l’inizio di una nuova settimana piena di doveri. Questo “ritmo culturale”, come lo definiscono i ricercatori, riesce a influenzare persino il funzionamento del nostro corpo a lungo termine.
Se imparassimo a gestire meglio l’impatto emotivo del lunedì, magari iniziando la settimana con più gradualità, più tempo per sé, o attività meno stressanti, potremmo ridurre anche i rischi per la salute, soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione.