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Home » Spettacolo » Queen, Bowie, U2 e… un’esibizione tagliata in diretta: la scaletta completa del Live Aid è un colpo al cuore

Queen, Bowie, U2 e… un’esibizione tagliata in diretta: la scaletta completa del Live Aid è un colpo al cuore

Ecco la scaletta completa del Live Aid del 13 luglio 1985: tutti gli artisti che si esibirono a Londra e Philadelphia nel concerto.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino13 Luglio 2025
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Alcuni artisti sul palco del Live David Bowie, The Who, Paul McCartney
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Il 13 luglio 1985 entrava nella storia della musica mondiale come la data del Live Aid, il maxi concerto che si è svolto in diverse città con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla popolazione che dal 1983 al 1985 soffriva per la grande carestia etiope. L’idea è di Bob Geldof dei Boomtown Rats e Midge Ure degli Ultravox, che, sull’onda di Band Aid, riuscirono a radunare le più grandi star dell’epoca per quello che sarebbe diventato uno degli eventi musicali più significativi della storia.

Tenutosi al Wembley Stadium di Londra e al John F. Kennedy Stadium di Philadelphia, davanti rispettivamente a circa 72mila e 90mila spettatori, fu trasmesso via satellite in 150 paesi, con un’audience di circa 2 miliardi di telespettatori. Il concerto è iniziato alle 12 a Londra ed è continuato allo stadio statunitense alle 13.51 (quando negli States erano le 8.51). Al Wembley Stadium il concerto è terminato alle ore 22, mentre a Filadelfia alle 4.05 (quando negli States erano le 23.05). In tutto il Live Aid è durato 16 ore.

Al Wembley Stadium, in ordine di apparizione, ecco chi sono stati i cantanti e le band a salire sul palco: Status Quo, Style Council, Boomtown Rats, Adam Ant, Ultravox, Spandau Ballet, Elvis Costello, Nik Kershaw, Sade, Sting, Phil Collins, Howard Jones, Bryan Ferry (con David Gilmour dei Pink Floyd alla chitarra), Paul Young, Alison Moyet, U2, Dire Straits, Queen, David Bowie, The Who, Elton John, Wham!, Freddie Mercury & Brian May, Paul McCartney, Band Aid.

A Filadelfia si sono esibiti: Bernard Watson, Joan Baez, The Hooters, The Four Tops, Billy Ocean, Black Sabbath, Run-DMC, Rick Springfield, REO Speedwagon, Crosby, Stills and Nash, Judas Priest, Bryan Adams, The Beach Boys, George Thorogood and the Destroyers / Bo Diddley / Albert Collins, Simple Minds, The Pretenders, Santana, Ashford and Simpson, Madonna, Tom Petty, Kenny Loggins, The Cars, Neil Young, Power Station, Thompson Twins, Thompson Twins con Madonna, Eric Clapton, Phil Collins, Led Zeppelin con Phil Collins e Tony Thompson alla batteria, Crosby, Stills, Nash & Young, Duran Duran, Patti LaBelle, Hall & Oates, Mick Jagger, Tina Turner, Bob Dylan, Keith Richards / Ron Wood, USA for Africa.

Chi furono i migliori? I critici hanno designato i Queen come migliore esibizione. E pensare che sono stati in forse fino all’ultimo. Un’esibizione di oltre venti minuti dove il gruppo e il suo straordinario frontman eseguirono sei brani: Bohemian Rhapsody, Radio Ga Ga, Hammer to Fall, Crazy Little Thing Called Love, We Will Rock You e We Are the Champions.  Subito alle loro spalle, gli U2 che sarebbero sbocciati definitivamente due anni dopo. Bono e soci cantarono Sunday Bloody Sunday e Bad.

In particolare, durante Bad, Bono notò una ragazza del pubblico schiacciata contro le transenne. Attirò l’attenzione dei membri della sicurezza, scese dal palco e ballò con lei. Questo portò l’esecuzione del pezzo a superare i 12 minuti. Risultato? Tagliarono Pride (In the Name of Love).

Vent’anni dopo, nel 2005, Bob Geldof ci riprovò con il Live 8. Fu bellissimo, ma non altrettanto epocale.

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