Il 24 agosto 1991 è una data fondamentale per l’Ucraina: in quel giorno il paese dichiarò la propria indipendenza dall’Unione Sovietica, diventando una nazione libera e sovrana. La ricorrenza acquista un valore ancora più forte in questi giorni difficili, nel pieno del conflitto con la Russa, nodo internazionale tra i più difficili da sciogliere. Nonostante l’impegno delle diplomazie mondiali. Ma come si arrivò all’indipendenza?
Nel 1991 l’Unione Sovietica (URSS) – il grande paese comunista che includeva Russia, Ucraina e altre 13 repubbliche – stava attraversando una grave crisi, successiva alla caduta del comunismo. A Mosca, la capitale russa, alcuni leader comunisti conservatori avevano tentato un colpo di stato (chiamato “Putsch di agosto”) per riprendere il controllo totale del paese. Il tentativo fallì, ma creò grande incertezza.
Di fronte a questa situazione caotica, il parlamento ucraino, Verchovna Rada, si riunì per una sessione straordinaria di 11 ore. I parlamentari capirono che era il momento di dichiarare l’indipendenza. Il voto fu schiacciante: 321 voti favorevoli, 2 voti contrari e astenuti.

Anche i membri del Partito Comunista Ucraino, guidati da Leonid Kravčuk (che poi divenne il primo presidente), votarono per l’indipendenza. Lo stesso giorno, il parlamento prese altre decisioni importanti: indisse un referendum popolare per far votare tutti i cittadini, creò la Guardia Nazionale Ucraina e prese il controllo di tutte le forze armate presenti sul territorio ucraino
Nei giorni successivi, la capitale Kiev cambiò volto, tutti i beni del Partito Comunista furono nazionalizzati e furono liberati tutti i prigionieri politici. I monumenti comunisti furono rimossi, compresa la statua di Lenin. Anche il risultato del referendum fu un vero plebiscito. Più del 90% votò “SÌ” all’indipendenza con un’affluenza alle urne dell’82%. Già dal 2 dicembre 1991 l’Ucraina venne riconosciuta dal mondo. Questo provocò un terremoto in URSS. Senza l’Ucraina (il secondo paese più importante dopo la Russia), l’Unione Sovietica non poteva più esistere e il 26 dicembre 1991 si sciolse ufficialmente.
Dal 1992, ogni 24 agosto l’Ucraina celebra il Giorno dell’Indipendenza.
Oggi il presidente Zelensky ha reso omaggio ai caduti della Guerra chiedendo a gran voce una pace giusta:
“Cari ucraini, caro popolo! Oggi è il giorno dell’indipendenza dell’Ucraina. Sono qui ora, nel cuore di Kiev, in Piazza dell’Indipendenza. Ed è qui che si può veramente percepire cosa significhi l’indipendenza, perché sia così importante per noi e perché Maidan sia molto più di una semplice piazza principale del Paese. È un simbolo: un simbolo dell’indipendenza, la sua custode. Un giorno, la distanza tra gli ucraini scomparirà e saremo di nuovo insieme come un’unica famiglia, come un unico Paese. È solo questione di tempo. E l’Ucraina crede di poterlo raggiungere: raggiungere la pace, la pace in tutto il suo territorio. L’Ucraina ne è capace“.
Il presidente americano Trump si è detto pronto a sostenere un accordo che porti a una pace duratura. Tutto questo mentre sui propri canali social l’ambasciata russa in Italia ha scritto: “Festa d’Indipendenza dell’Ucraina: non c’è nulla da festeggiare”.