Un convegno, una data simbolica e una polemica che ha travolto la politica genovese. L’incontro con Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, previsto per il 7 ottobre 2025, ha scatenato un acceso dibattito che ha coinvolto istituzioni, comunità ebraica e forze politiche. La coincidenza con il secondo anniversario dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, che causò la morte di oltre 1.200 persone in Israele e il rapimento di 250 ostaggi, ha trasformato un evento culturale in un caso politico nazionale.
L’iniziativa, organizzata da Defence for Children Italia, Amnesty International, Associazione dei Giuristi Democratici e Anpi, era inizialmente prevista a Palazzo Ducale con il patrocinio del Comune di Genova. La sindaca Silvia Salis figurava tra i partecipanti annunciati. Tuttavia, le vibranti proteste della comunità ebraica e le pressioni politiche hanno costretto gli organizzatori a rivedere completamente i piani.
Di fronte all’escalation delle polemiche, l’evento è stato rapidamente spostato ai Giardini Luzzati. Gli organizzatori hanno comunicato il cambio location attraverso Defence for Children, esprimendo dispiacere per “il cambiamento dell’ultimo minuto indipendente dalla loro volontà” e ringraziando l’amministrazione comunale, la Fondazione Palazzo Ducale e i Giardini Luzzati per la collaborazione “nei tempi brevissimi del caso”. L’incontro, al via alle 20.00, con la moderazione del giornalista di La Repubblica, Matteo Macor, è rimasto gratuito e ad accesso libero fino a esaurimento posti, con diretta streaming sui canali di Good Morning Genova e sulla pagina YouTube di Defence for Children.
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Come si legge dal sito ufficiale, l’evento verterà sulla “riaffermazione della legalità internazionale, la condanna della prevaricazione e della violenza in ogni sua forma, la richiesta di un immediato cessate il fuoco da parte di Israele, gli strumenti che può utilizzare la Comunità internazionale per fare cessare il genocidio, l’occupazione permanente e l’apartheid“.
La sindaca Silvia Salis, inizialmente annunciata tra i partecipanti, non prenderà parte al dibattito. Fonti di Palazzo Tursi hanno giustificato l’assenza con “un’agenda molto intensa” e la concomitanza del Consiglio comunale. In realtà, per Salis, figura sempre più sotto i riflettori della politica nazionale, partecipare a un evento del genere proprio nell’anniversario del massacro di Hamas sarebbe stato un rischio politico difficile da gestire.
Nelle scorse ore Francesca Albanese aveva lasciato gli studi di La7, durante una puntata di In Onda, quando l’editore Francesco Giubilei (vicino a Fratelli d’Italia) ha citato le parole della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, come punto di riferimento morale sul tema. La senatrice non considera quello di Gaza un genocidio. Uno studio presentato dalla Commissione d’Inchiesta ONU sui Territori Palestinesi Occupati, presieduta da Navy Pillay, ha stabilito invece che si tratti proprio di genocidio.