Come un uragano, film romantico del 2008 tratto da un romanzo di Nicholas Sparks, finisce con Adrienne (Diane Lane) che dopo aver metabolizzato la morte di Paul (Richard Gere), cerca di far ripartire la propria vita, circondata dall’amore dei due figli. Nella scena conclusiva, la donna cammina felice sul porticciolo insieme ai suoi due ragazzi e all’amica Jean, mentre osserva le onde dell’oceano che si increspano, e all’ultimo lancia un bacio in aria verso l’oceano.
Adrienne è madre di due figli preadolescenti, in crisi coniugale col marito, Jack, che dopo averla tradita, ora vorrebbe riallacciare i rapporti e tornare a fare parte della famiglia. Adrienne, per chiarirsi le idee, accetta l’offerta della miglior amica Jean, proprietaria di una pensione sull’oceano a Rodanthe, in California, di occuparsi dell’alloggio per un weekend al posto suo; le previsioni metereologiche annunciano infatti l’arrivo di un violento uragano. Il lavoro, tutto sommato, non è eccessivo; nel weekend la pensione avrà infatti un solo cliente: si tratta di Paul, celebre neurochirurgo che passerà qualche notte lì prima di imbarcarsi su un volo intercontinentale. Inizialmente i rapporti tra i due sono freddi; Paul è scostante ed ombroso, e presto Adrienne, per caso, scopre le ragioni di una simile ritrosia; durante un’operazione di routine, Paul ha perso una paziente, originaria proprio di quelle parti, ed è arrivato lì per parlare con la famiglia e convincerla a non fargli causa. Mentre l’uragano si avvicina a grandi passi, Paul ha una discussione con il marito della paziente, ancora pietrificato dal lutto, ma non riesce a esprimere correttamente i suoi sentimenti di rimorso. Adrienne, allora, lo provoca e lo rimprovera di non essere riuscito a empatizzare con il dolore del vedovo, a causa del suo egocentrismo. Proprio in quel momento, però, la tempesta si abbatte con tutta la sua forza sul piccolo alloggio e i due fanno il possibile per limitare i danni. Quando la furia degli elementi si placa, trovatisi vicini, Adrienne e Paul si scambiano un lungo bacio. La mattina dopo, spinto dalle parole di Adrienne, Paul va a casa della famiglia della sua paziente e ha un colloquio chiarificatore con il marito. Rinfrancato dalla vicinanza della donna, Paul si sente sempre più attratto da lei, e fra i due nasce una relazione, interrotta dalla partenza del medico per l’Ecuador con destinazione la clinica per i poveri gestita dal figlio.
Dopo qualche settimana, al termine della missione umanitaria di Paul in Ecuador, condotta nella clinca allestita dal figlio, Adrienne, che nel frattempo ha deciso di lasciare definitivamente Jack, e di crescere da sola i suoi figli, attende con impazienza il ritorno negli Stati Uniti del suo amato; fra i due si è infatti instaurata una fitta corrispondenza amorosa fatta di lettere passionali che cementano, seppur con chilometri di distanza, un rapporto considerato da entrambi come importantissimo per le loro vite. Il giorno dell’arrivo del volo, però, Adrienne attende invano Paul, tentando, senza successo, di ottenere informazioni dalla compagnia aerea. Una mattina, poi, suonano alla porta; la donna apre e si trova davanti Mark, il figlio di Paul, con in braccio uno scatolone pieno di oggetti. Il giovane, visibilmente sconvolto, racconta ad Adrienne che il padre non è mai salito su quell’aereo; pochi giorni prima della partenza, infatti, nel corso di un violento temporale è rimasto ucciso nel tentativo di portare via dei carichi di antibiotici dalla clinica. Rimasta sola, Adrienne stringe a sé il manuale di spagnolo di Paul, per poi, notare, in fondo allo scatolone, una nuova lettera indirizzata a lei; leggendola, la donna scoppia a piangere, e da quel giorno cade in una profonda depressione.
Solo la figlia maggiore, Amanda, sembra in grado di comprendere il disagio della madre che, infatti, decide di raccontarle tutta la sua storia con Paul, mentre lo spettatore viene a conoscenza del contenuto dell’ultima lettera proprio attraverso la voce fuori campo di Paul; l’uomo scrive di aspettare con trepidazione l’inizio della sua nuova vita con Adrienne. La donna, tempo dopo, passeggia di nuovo sulla riva dell’oceano, di fronte alla pensione, e all’improvviso sgrana gli occhi; si vede arrivare contro, di gran carriera, un piccolo gruppo di pony selvaggi, i banker, tipici della zona; il primo giorno di Paul alla pensione, era stato proprio parlando di quei cavalli che Adrienne aveva rotto il ghiaccio della conversazione. Interpretando il galoppo dei cavallini come una sorta di segno del destino, Adrienne finalmente sorride, e noi la vediamo per l’ultima volta mentre cammina serena, accanto ai suoi due figli e all’amica Jean, sul porticciolo antistante l’oceano; giunta all’estremità della passeggiata, la donna si ferma, sorride, raccoglie le mani, se le appoggia sulla bocca e lancia un enorme bacio fantasma in direzione dell’oceano sconfinato, verso Paul.
Come un uragano, diretto da George C. Wolfe, e tratto dal romanzo omonimo di Nicholas Sparks, è interpretato da Richard Gere (Paul), Diane Lane (Adrienne), Mae Whitman (Amanda), Viola Davis (Jean), James Franco (Mark) e Christopher Meloni (Jack)