Cape Fear – Il promontorio della paura finisce con Sam che uccide Max dopo che la barca sulla quale i due stavano lottando si schianta contro il promontorio di Cape Fear a causa delle violenti tempeste: nell’ultima sequenza del film vediamo Dani concludere l’esposizione della sua tesina di fronte alla classe: la ragazza, infatti, ha deciso di parlare di reminiscenza, il tema del compito, raccontando proprio la sua tragica esperienza.
Sam Bowden, avvocato difensore nella cittadina di New Essex, all’uscita dal tribunale viene avvicinato, con fare minaccioso, da un suo vecchio cliente, Max Cady, appena uscito di prigione dopo aver scontato 14 anni per stupro. L’uomo provoca il suo ex avvocato con modi melliflui e velate minacce; sulle prime, Sam non pone particolare attenzione nei confronti dell’insistente presenza di Cady, ma quando, a stretto giro di posta, il cane di famiglia muore per avvelenamento e Lori, una cancelliera del tribunale innamorata di Sam viene picchiata, violentata e sfigurata, l’avvocato capisce che Cady fa sul serio e che i suoi propositi di vendetta sono solidi. Cady, infatti, si introduce con sempre maggior decisione nella vita quotidiana di Bowden nel tentativo di innervosirlo, o peggio. L’aggressione a Lori causerà una violenta lite tra Sam e la moglie Leigh, convinta che il marito, non nuovo a scappatelle, la stia tradendo; le forze dell’ordine, peraltro, sembrano impotenti di fronte all’intraprendenza di Cady e Sam è costretto a rivolgersi a Kersek, un investigatore privato, assunto per pedinare il pregiudicato.
Cady, tuttavia è intenzionato a completare la sua vendetta, e si gioca la carta successiva: con una scusa fa la conoscenza di Dani, figlia adolescente frustrata e ribelle dei Bowden. e cerca di sedurla, portandola dalla sua parte. La ragazza cede e bacia Max, ma poi spaventata, decide di raccontare tutto ai genitori. A quel punto, Sam accetta la proposta dell’investigatore; Cady verrà avvicinato da tre uomini, assoldati proprio da Kersek, che lo convinceranno con le cattive a desistere dai suoi propositi. Il piano fallisce e Cady, malconcio ma vivo, presenta richiesta di ordine restrittivo nei confronti di Sam. L’avvocato, messo alle corde dalle manipolazioni di Cady, si accorda allora con l’investigatore per tendere una trappola definitiva al galeotto: dopo avergli fatto credere di avere lasciato la casa, Sam e Kersek attenderanno il suo arrivo, armati e pronti a riceverlo, sicuri che il pregiudicato non si lascerà sfuggire quest’occasione.
Durante la notte, mentre Sam e la moglie dormono, Kersek, rimasto di guardia in casa, pronto a cogliere Cady in flagrante, sente degli strani rumori e con accortezza inizia a muoversi. In cucina trova la domestica, Graciela, intenta a prepararsi uno spuntino. A guardia abbassata, Kersek viene aggredito alle spalle: Graciela è in realtà Cady travestito. Allertati dal trambusto, Sam e la moglie scendono al piano inferiore, costringendo Cady a fuggire da una uscita secondaria. Dopo aver rinvenuto i cadaveri di Graciela e Kersek, Sam decide di allontanarsi dalla casa e di riparare a Cape Fear, piccolo promontorio dove è ormeggiata la sua barca, credendo così di essere al sicuro da Cady. In realtà il galeotto non è fuggito dalla casa, ma si è abilmente nascosto sotto l’auto dei Bowden che, ignari di tutto, lo hanno quindi portato con sé a Cape Fear.
Arrivata la sera, mentre una pioggia battente imperversa sul fiume, Sam sta perlustrando la barca, quando all’improvviso viene afferrato al collo da dietro da Cady che lo stordisce e lo lascia esanime, per poi entrare nell’imbarcazione; dopo aver intimorito Dani e averla fatta accomodare in stiva, Cady si avventa su Leigh e cerca di violentarla, mentre Sam, ancora intontito, osserva dall’esterno attraverso le tende. Prima di concludere lo stupro, Cady decide che anche Sam dovrà assistervi e lo trascina dentro la barca per i capelli. Poi, deciso a una spietata vendetta, fa uscire Dani dalla stiva, con l’intenzione di stuprare anche lei, ma la ragazza spruzza addosso a Max del liquido infiammabile. L’uomo, che si era appena acceso un sigaro, in un attimo è avvolto dalle fiamme e, in preda ad atroci dolori, si getta nel fiume, per poi riemergere qualche istante dopo, completamente sfigurato, alle spalle di Sam, puntandogli una pistola alla tempia.
Mentre la barca ondeggia nella tempesta, Cady istruisce un finto processo nei confronti dell’avvocato, colpevole a suo dire, di non avergli fornito una difesa adeguata all’epoca dell’accusa di stupro; Bowden, infatti, aveva eliminato dal catalogo delle prove una relazione che descriveva le abitudini sessuali promiscue della vittima, e che probabilmente, se presentata, avrebbe garantito a Cady una pena meno severa. Sotto minaccia dell’arma, Sam confessa a Max la sua negligenza; aveva omesso di rendere pubblico il rapporto perché considerava il suo cliente troppo pericoloso. Cady, ormai folle di rabbia, declama la sua condanna verso Bowden, mentre la barca, sballottata dalla tempesta e ormai senza controllo, sbatte ripetutamente contro le rocce a pelo dell’acqua.
Attraverso metafore tratte dalla Divina Commedia di Dante, Cady pronuncia dunque la sua sentenza, condannando Sam al nono girone dell’inferno, quello riservato ai traditori; la sua pena sarà perdere tutto quello che ha: “Io sono Virgilio e ti sto guidando nei gironi dell’Inferno! Adesso ci troviamo nel nono girone, il girone dei traditori! Traditori della patria, traditori del loro prossimo, traditori di Dio! io la ritengo colpevole, avvocato! Colpevole di tradimento verso il prossimo! Colpevole di tradimento verso la patria! Colpevole di aver mancato al suo giuramento! Colpevole di avermi giudicato e condannato ingiustamente! E in virtù dei poteri conferitimi dal regno di Dio, io la condanno al nono cerchio dell’Inferno! Dove conoscerà il dolore di una perdita: la perdita della libertà, la perdita dell’umanità!”
Cady, quindi, si appresta a giustiziare Dani e Leigh, ma la burrasca si intensifica e l’imbarcazione comincia a girare vorticosamente; moglie e figlia allora ne approfittano per saltare giù, gettandosi nel fiume. Sulla barca, intanto, nasce una colluttazione tra Sam e Max; Bowden riesce a legare la caviglia di Cady a un palo della nave; il galeotto spara qualche colpo di pistola in direzione di Sam, ma l’instabilità del mezzo fa sì che manchi il bersaglio. A quel punto, la piccola barca si sfracella contro uno spuntone di roccia e viene completamente distrutta. Sam si ritrova sbalzato sulla terraferma, proprio sull’isolotto. Cady si rialza con urla belluine, ormai allo stremo delle forze, mentre Sam lo colpisce con un sasso. Il feroce scontro tra i due continua; Sam promette a Cady che lo ucciderà, e afferrato un enorme masso, lo solleva sopra la propria testa, per poi lasciarlo cadere su Cady.
Proprio in quel momento la corrente trascina via il frammento di imbarcazione su cui si trova Cady, che si dirige al largo pronunciando parole inintelligibili. Prima di annegare, il galeotto, ormai preda della follia, declama a gran voce un inno religioso protestante che spinge l’essere umano a credere nella Salvezza eterna: “Sulla riva del Giordano io sto! Chi vuol venire con me? La Terra Promessa raggiungerò! La Terra Promessa raggiungerò! Chi vuol venire…?“. Sam si riunisce con moglie e figlia., e, mentre scorrono le immagini, la voce fuori campo di Dani ci fa sapere che quella tragedia ha per sempre cambiato la vita della sua famiglia, ma che nessuno ne ha mai più parlato apertamente, perché “se si resta attaccati al passato si muore un poco ogni giorno e per quello che mi riguarda io so che preferisco vivere“.
Cape Fear – Il promontorio della paura, diretto da Martin Scorsese, remake dell’omonimo film del 1962, è interpretato da Nick Nolte (Sam), Robert De Niro (Max), Juliette Lewis (Dani) e Jessica Lange (Leigh).