Simone Di Gregorio, nato nel 1988, originario di Pescara e residente a San Giovanni Teatino (Chieti) era un ragazzo 35enne, affetto da problemi psichici, che il 13 agosto 2023 è morto a Sambuceto dopo essere stato fermato col taser dai carabinieri. Dopo essere stato colpito in pieno centro storico, l’uomo ha perso la vita poco prima di arrivare in ospedale. De Gregorio veniva seguito da un centro di salute mentale. Nel video diffuso dal Tg3, si vede Di Gregorio, a torso nudo, che si accanisce contro una vettura delle forze dell’ordine.
La Procura di Chieti ha aperto una inchiesta per far luce sulla morte, in ambulanza, di un uomo immobilizzato con il taser mentre vagava senza vestiti e in evidente stato di agitazione al centro di un paese abruzzese. pic.twitter.com/JOI4X9gxWn
— Tg3 (@Tg3web) August 14, 2023
Secondo una prima ricostruzione, il 13 agosto 2023, Di Gregorio si era spogliato nudo in Corso Vittorio Emanuele II e dopo aver colpito un veicolo si era diretto verso la ferrovia in stato di agitazione. L’uomo aveva anche diverse ferite, che a quanto pare si era procurato da solo. I passanti che lo hanno visto, hanno chiamato i carabinieri, i quali, una volta giunti sul posto, sono riusciti a bloccarlo con i mezzi di contenimento, utilizzando anche il taser, cioè una pistola ad impulsi elettrici. Secondo la ricostruzione de Il Riformista però, l’uomo sarebbe riuscito a liberarsi comunque dai carabinieri e avrebbe continuato a correre, dando delle testate alle macchine in sosta. Attraverso le righe dell’Unità online apprendiamo che il personale del 118 gli avrebbe somministrato medicinali per tranquillizzarlo e trasportarlo in ospedale. Il 35enne però ha perso i sensi lungo il tragitto e quando è arrivato al nosocomio era già morto. Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Marika Ponziani, ha disposto l’autopsia per accertare le cause dell’arresto cardiaco che ha colpito Di Gregorio e per stabilire se l’uomo assumesse sostanze in grado di alterare il suo stato. Al momento l’ipotesi di reato che consente di procedere è l’omicidio colposo a carico di ignoti
La storia di Simone Di Gregorio, ucciso col taser dalla polizia, è stata protagonista dei giornali in questi giorni, scatenando anche polemiche sui social network. Non sappiamo però molto altro sulla vita dell’uomo tragicamente scomparso in seguito a una vicenda sulla quale ovviamente ci sarà molto da chiarire. Sempre attraverso le pagine de Il Riformista, il dottor Franco Romeo, cardiologo, ha escluso che la morte del giovane possa essere stata causata dal taser e ha detto:
“L’arresto cardiaco può essere una risposta a una situazione di particolare fragilità e stress, ma dagli studi fatti, su un milione e mezzo di persone colpite con taser certificati, non si sono ravvisati rischi seri per la salute di nessuno, ne’ tanto meno, episodi di arresto cardiaco. L’intensità del raggio laser è importante ma di breve intensità proprio per non mettere a rischio la vita di chi lo subisce e non comportare problemi cardiaci. Nel caso in cui la persona abbia un defibrillatore o un pacemaker, l’uso del taser può “starare” il device, ma in ogni caso, non è qualcosa che provoca la morte”
Ovviamente non c’entra niente con l’omonimo Simone Di Gregorio che lavora come giornalista a Radio Capital.