Le tartarughe marine compiono viaggi straordinari attraverso gli oceani, guidate da un senso dell’orientamento eccezionale. Un nuovo studio ha rivelato che queste creature non solo utilizzano il campo magnetico terrestre per spostarsi, ma possono anche apprendere e ricordare specifiche firme magnetiche dei luoghi in cui trovano cibo. Questo straordinario meccanismo di navigazione, che combina una “mappa magnetica” con una “bussola magnetica”, potrebbe essere minacciato dalle interferenze delle onde radio generate dalle attività umane.
Gli scienziati hanno scoperto che le tartarughe Caretta caretta possono associare un particolare campo magnetico a una fonte di cibo e rispondere con comportamenti di anticipazione quando esposte nuovamente a quello stesso campo. Durante gli esperimenti, giovani tartarughe sono state collocate in vasche e sottoposte a due diversi campi magnetici: uno associato alla presenza di cibo e l’altro privo di alimentazione. Dopo il periodo di apprendimento, quando sono state riesposte agli stessi campi magnetici, hanno dimostrato di ricordare quello associato al cibo esibendo movimenti caratteristici, definiti “danza della tartaruga”. Questi movimenti includevano inclinazioni del corpo, aperture della bocca e movimenti rapidi delle pinne.

L’analisi ha confermato che le tartarughe utilizzano due sistemi di magnetoricezione distinti: una mappa magnetica, che permette loro di riconoscere posizioni geografiche specifiche, e una bussola magnetica, che consente di orientarsi in una direzione precisa. Tuttavia, gli esperimenti hanno evidenziato che l’esposizione a onde radiofrequenza (RF) interferisce con la bussola magnetica, causando un disorientamento nella direzione del nuoto, mentre la mappa magnetica rimane intatta.
Questa scoperta solleva importanti questioni di conservazione. L’inquinamento elettromagnetico generato da imbarcazioni, telefoni cellulari e dispositivi radio nelle aree di nidificazione e alimentazione potrebbe compromettere la capacità delle tartarughe di migrare con successo. Gli scienziati suggeriscono di limitare l’uso di dispositivi elettronici nelle zone critiche per preservare la navigazione naturale di queste antiche creature marine. Proteggere le tartarughe marine significa non solo salvaguardare una specie affascinante, ma anche garantire l’equilibrio degli ecosistemi oceanici in cui svolgono un ruolo essenziale.