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Home » Ambiente » L’Anello di Fuoco, il confine invisibile dove la Terra ribolle: ecco perché il Pacifico è in pericolo costante

L’Anello di Fuoco, il confine invisibile dove la Terra ribolle: ecco perché il Pacifico è in pericolo costante

Ecco l'anello di Fuoco del Pacifico: 40.000 km di vulcani e terremoti che concentrano il 90% della sismicità mondiale.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino30 Luglio 2025
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Anello o cintura di Fuoco del Pacifico
L'Anello o cintura di Fuoco del Pacifico (fonte: Rete Meteorologica)
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L’Anello o cintura di Fuoco del Pacifico rappresenta la zona più pericolosa e geologicamente attiva del nostro pianeta. Questa fascia circolare abbraccia l’intero Oceano Pacifico, estendendosi per circa 40.000 chilometri attraverso continenti e mari. La sua denominazione evocativa deriva dalla concentrazione eccezionale di vulcani e terremoti che caratterizza questa regione unica al mondo.

Il 90% dei terremoti mondiali si verifica all’interno di questa fascia, mentre circa il 75% di tutti i vulcani terrestri, attivi e inattivi, puntellano le sue coste. Questi numeri impressionanti rendono l’Anello di Fuoco il sistema di forze geologiche più potente della Terra.

La forma di questa zona ricorda più un ferro di cavallo che un anello perfetto. Partendo dal Cile, la fascia risale lungo l’intera costa occidentale delle Americhe fino all’Alaska, per poi scendere attraverso l’Asia orientale, il Sud-est asiatico e l’Oceania. All’interno di questo perimetro si trovano nazioni particolarmente vulnerabili come Giappone, Filippine, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Nuova Zelanda e Cile, tutte accomunate dalla presenza di vulcani attivi e da una sismicità intensa.

rappresentazione grafica di un terremoto
rappresentazione grafica di un terremoto (fonte: Unsplash)

La chiave per comprendere questo fenomeno risiede nella tettonica delle placche. L’Oceano Pacifico si sta progressivamente restringendo sotto la spinta delle placche continentali circostanti, in un processo chiamato subduzione. Durante questo movimento, la placca del Pacifico viene letteralmente spinta sotto le placche adiacenti, generando enormi pressioni e tensioni che si liberano attraverso terremoti ed eruzioni vulcaniche.

Lungo le faglie di questo sistema si verifica una continua risalita di magma dal sottosuolo. La lava che si accumula ha dato origine, nel corso di milioni di anni, a isole, arcipelaghi e imponenti catene montuose. Gli esempi più evidenti di questa attività costruttiva sono le isole giapponesi e la maestosa catena delle Ande sudamericane, entrambe plasmate dalle forze dell’Anello di Fuoco.

La storia recente ha dimostrato la potenza distruttiva di questa regione. Il terremoto e tsunami del Giappone del 2011, con magnitudo 9.1, ha causato oltre 19.000 vittime e il disastro nucleare di Fukushima. Il sisma di Sumatra del 2004, che ha generato uno tsunami devastante nell’Oceano Indiano, e il recentissimo terremoto della Kamchatka sono tutti esempi della “violenza” concentrata in questa fascia.

I vulcani dell’Anello di Fuoco rappresentano una minaccia costante per milioni di persone. Dal Monte Fuji in Giappone al Krakatoa in Indonesia, dai vulcani delle Ande a quelli della Nuova Zelanda, questi giganti di fuoco modellano  il paesaggio e influenzano la vita delle popolazioni circostanti.

 

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