La tomba del beato Carlo Acutis si trova ad Assisi nel Santuario della Spogliazione. Aperta per la prima volta nel 2020 proprio in occasione della sua beatificazione, ad oggi ha attirato un numero incredibile di fedeli e curiosi. Il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino all’epoca ha concordato una riapertura perenne, il che vuol dire che il volto di Acutis è visibile ancora oggi a chi visita la sua tomba.
A dieci anni dalla morte di Carlo, avvenuta il 12 ottobre a causa di una leucemia fulminante, il corpo del ragazzo è apparso in buone condizioni. Per questo motivo su di lui è stato effettuato un trattamento simile a quello avvenuto sulla salma di Padre Pio per poterlo esporre ai fedeli. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Mentre è stata recuperata la reliquia del cuore, esposto durante la celebrazione della beatificazione.
Da quel momento il suo corpo riposa all’interno di un sarcofago che sembra spezzato. Una parte poggia per terra e reca inciso il nome con le date di nascita e morte. La seconda parte, invece, è sollevata da terra e protegge le sue spoglie.
Al momento della scomparsa, comunque, Acutis aveva solo 15 anni ma, nonostante la sua breve vita, si è guadagnato l’appellativo di influencer di Dio grazie alla sua conoscenza informatica e alla convinzione che il web potesse essere una nuova via di evangelizzazione.
Il ragazzo, nonostante fosse di origine milanese, è stato accolto all’interno del Santuario della Spogliazione perché aveva trascorso molto tempo ad Assisi sulle tracce di San Francesco. Per questo non deve stupire la decisione della cittadina umbra di celebrare la sua beatificazione, avvenuta il 10 ottobre 2020 nella Basilica di San Francesco.
Ma per quale motivo Carlo Acutis è diventato beato? Ad avviare la pratica sarebbe stato la guarigione per intercessione del piccolo Matheus. Il bambino brasiliano, infatti, era affetto da una grave malformazione del pancreas. Un problema scomparso dopo aver toccato un pezzo del pigiama indossato da Carlo poco prima di morire e macchiato di sangue.