Il giornale satirico Charlie Hebdo torna a far parlare di sé con una vignetta dissacrante a sfondo religioso che ha fatto infuriare i cattolici. Nel disegno in questione, pubblicato il 16 agosto, dopo la festa dell’Assunzione, si vede la Madonna di Lourdes colpita dalle pustole del vaiolo delle scimmie (una malattia che si trasmette per via sessuale), che prega a mani giunte mentre fuori campo arrivano per lei degli insulti volgari. Il titolo dell’immagine è:’Vaiolo delle scimmie: prima comparsa del virus in Europa’.
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Due associazioni religiose hanno accusato i vignettisti di “incitamento e provocazione all’odio religioso”, presentando pertanto una denuncia al tribunale di Parigi. Destinatari del provvedimento il vignettista Pierrick Juin e Riss, pseudonimo di Laurent Sourisseau e direttore del giornale.
Nel testo presentato al tribunale di Parigi da parte delle associazioni ‘Marie de Nazareth’ e ‘La petite Voie’, editori del sito tribunechretienne.com., si descrive la Madonna come “figura femminile d’identificazione per i cristiani di tutto il mondo”.
Anche gli utenti, chiamati a raccolta, si sono mossi per richiedere la rimozione, partecipando a una raccolta firme che ha toccato quasi 25.000 partecipanti. Il vescovo della città francese Bayonne, Marc Aillet, inece, si è espresso duramente su X:
“Charlie Hebdo ha colpito ancora: la libertà di espressione non può giustificare una caricatura così abietta della Vergine Maria, che dovrebbe suscitare la più grande indignazione. È vero che non si corre il rischio di sporcare i simboli più cari ai cattolici. Che pusillanimità!“.
Charlie Hebdo a encore frappé : la liberté d’expression ne saurait justifier une caricature aussi abjecte de la Vierge Marie, qui devrait susciter la plus vive indignation. C’est vrai qu’on ne risque rien à salir les symboles les plus chers aux catholiques. Quelle pusillanimité !
— Mgr Marc Aillet (@MgrMAillet) August 20, 2024
Nella sua vita Charlie Hebdo non ha mai fatto distinzioni di religione, bacchettando equamente cattolici, musulmani ed ebrei. Nel gennaio del 2015 un commando di terroristi islamici ha attaccato la redazione uccidendo 12 persone, tra cui anche il direttore del periodico Stéphane Charbonnier (Charb). A scatenare l’attacco furono le caricature sul profeta Maometto, che l’Islam vieta di rappresentare.
Chiamato a commentare l’accaduto, Papa Francesco rilasciò a suo tempo una dichiarazione che alimentò ancora le polemiche:
“Se un caro amico parla male di mia madre si aspetti un pugno, è normale. Non si può provocare né insultare la fede degli altri, non si può deriderla“.
Tutto questo mentre milioni di persone in tutto il mondo manifestavano per la libertà di satira con lo slogan ‘Je suis Charlie’.