Si chiama Cinzia Vino, ha 49 anni, ed è la fan di Antonello Venditti, affetta da tetraparesi spastica da quando ha tre mesi, insultata dal cantautore durante un concerto a Barletta, domenica scorsa. Motivo? Lo aveva disturbato coi suoi rumori.
La polemica ha tenuto banco nelle ultime ore sia per l’imbarazzante uscita di Venditti sul palco, il quale non rendendosi conto della situazione ha usato toni molto aggressivi. Che per le scuse del cantante, arrivate a mezzo Facebook, con un video poi rimosso.
Il papà di Cinzia, Ruggiero Vino, ha raccontato in un’intervista a La Repubblica di come sua figlia ami molto la musica, tanto da accompagnarlo spesso ai concerti. Chissà che non si sia chiamata Cinzia proprio in onore di uno dei pezzi più celebri Venditti, Piero e Cinzia.
Entrando nel dettaglio del “fattaccio”, immortalato dai molte persone presenti nel pubblico, Ruggiero ha spiegato che né lui né Cinzia avevano capito cosa fosse successo. Lo ha compreso successivamente quando lo staff di Venditti è andato a scusarsi con tutti loro. Scuse accettate dal signor Vino. Anche se, l’amarezza è rimasta quando Venditti è andato avanti nel suo show, nonostante lo steward gli avesse spiegato che i rumori erano quelli di una persona con difficoltà di espressione.
Ruggiero ha spiegato a La Repubblica:
“Noi qualcosa gliel’abbiamo spiegato dopo, quando lo staff di Venditti è venuto a chiedere scusa. A fine spettacolo tanti presenti nel pubblico sono venuti a salutarci e ringraziarci, spiegandoci che eravamo stati dei signori e che siamo una famiglia speciale“.
Vino, però, non ama la parola “speciale”:
“Per me non è una ragazza speciale, è mia figlia e non potrei amarla di più. Due giorni prima eravamo andati a vedere i Pooh e Cinzia si era divertita tanto. Loro l’avevano anche salutata e coinvolta, purtroppo domenica è successo questo episodio“.
Dopo la telefonata di Venditti la questione si è definitivamente risolta.
“Abbiamo capito che era stata un’incomprensione, magari ingigantita dai social. Venditti ha detto che si farà perdonare. Io sono dell’idea che quando una persona si accorge di aver sbagliato è giusto accettare le sue scuse. Io e mia moglie le abbiamo accettate. Non ho rancore, tutti sbagliamo su questa terra“.
Vino, però, raggiunto dal Corriere della Sera, ha puntualizzato:
“Avrebbe potuto rimediare subito, scusandosi dal palco, magari semplicemente dedicando una canzone. Ma per noi va bene così“.
Forse, festeggerà il suo cinquantesimo compleanno, il prossimo gennaio, assieme a Venditti.