Filomena Iemma è la madre di Elisa Claps la ragazza che fu uccisa a Potenza nel 1993 e il cui corpo fu ritrovato nel 2010 nel sottotetto di una chiesa della Santissima Trinità. Iemma è sposata con Antonio Claps, padre di Elisa, morto da tempo, e ha altri due figli, Gildo e Luciano. La donna ha intrapreso e continua a intraprendere una lunga battaglia per cercare di far luce sulla verità dietro l’omicidio sua figlia, per il quale è stato condannato Danilo Restivo. Filomena infatti, è fortemente convinta Elisa è stata sì uccisa da Restivo, ma il suo corpo è stato debitamente nascosto da qualcuno dell’ambiente ecclesiastico. Negli anni, Filomena ha avuto confronti con il Papa, anche in merito alla riapertura della chiesa, a cui si oppone e ha contattato anche la celebre mistica Natuzza Evolo, la quale le disse che la ragazza era viva.
La donna è stata ospite diverse volte di Chi l’ha visto? da Federica Sciarelli, contribuendo a tenere alta l’attenzione su un caso che per ovvi motivi le sta a cuore. Tra Filomena e Federica si è creato un rapporto quasi di amicizia in questi anni che ha portato la conduttrice a far luce su un fatto di cronaca incredibile. Elisa infatti, fu uccisa il 12 settembre 1993, ma il suo corpo fu ritrovato molti anni dopo, il 17 marzo 2010 nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Per l’omicidio della ragazza fu condannato Danilo Restivo, che avrebbe ucciso la ragazza dopo un approccio sessuale rifiutato. Nel frattempo l’uomo fu accusato anche per l’omicidio di Heather Barnett, nel 2002 in Gran Bretagna. “Danilo Restivo è come un serpente velenoso” – disse Filomena – “e deve marcire in carcere”
A Filomena toccò anche vedere i resti di Elisa in occasione della prima udienza dell’incidente probatorio sull’omicidio della ragazza, nel 2011.
Di certo da trent’anni la vita della madre della ragazza, Filomena, è stato un incubo alla ricerca di una verità sulla quale è stata fatta luce solo in maniera parziale. Uno dei fratelli di Elisa, ha spiegato infatti a OndaNews: “Resta un’ombra incredibile sul ruolo della Chiesa: è evidente che il ritrovamento del corpo di Elisa il 17 marzo è stata una messa in scena. Non vi è dubbio che l’occultamento del corpo sia stato fatto da qualcuno nelle ore successive all’omicidio e non certo da Danilo Restivo, che sarà scappato in preda al panico. E’ stato praticato un foro circolare per favorire la fuoriuscita dei miasmi della putrefazione da qualcuno che sapeva ciò che faceva. Non è credibile che per 17 anni nessuno sapesse che Elisa era sepolta lì sopra. Inoltre negli anni ci sono stati tantissimi depistaggi, quindi è chiaro che si è messa in moto una macchina complessa per cui tutto non è riducibile soltanto alla superficialità nelle indagini.”
A tale proposito nell’agosto del 2023 si è parlato della riapertura della Chiesa della Santissima Trinità, alla quale Filomena Iemma, così come i fratelli di Elisa si sono opposti con veemenza. A luglio 2023, Papa Francesco aveva scritto ai Claps per condividere con loro una riflessione sulla possibile riapertura della chiesa. Inoltre, Bergoglio aveva scritto a Filomena “Ripenso alle parole che ci siamo detti e porto nel cuore la sua voce, il suo dolore e i suoi ‘perché’, insieme alla forza d’animo di donna e di madre che La distingue, alla tempra retta e coraggiosa che La fa andare avanti ogni giorno”
Loro avevano risposto: “Le parole di Papa Francesco, ancora una volta, ci sorprendono e ci confortano, giungendo in un periodo emotivamente faticoso. Siamo grati al Santo Padre perché continua a manifestarci vicinanza e affetto e accogliamo la sua lettera con riconoscenza. Tuttavia l’ultima decisione spetta alla comunità: saranno i cittadini di Potenza a scegliere se ascoltare la Parola di Dio in quel tempio”.
“Per quanto riguarda la riapertura della Chiesa nei cui locali è stato nascosto per 17 anni il corpo di Elisa non possiamo far altro che registrare la decisione assunta dalla Curia. Non spetta a noi stabilire il destino di
quella chiesa, come invece è stato fatto da altri per il destino di Elisa. Non possiamo essere favorevoli alla riapertura della chiesa. Non tanto perché è lì che è stata uccisa, quanto per il fatto che il suo corpo è stato artatamente occultato e successivamente fatto ritrovare in circostanze e tempi ancora non chiariti e che difficilmente possano escludere il ruolo più o meno attivo di esponenti dell’ambiente ecclesiastico. Come il Santo Padre riteniamo una ‘buona intenzione che la Chiesa della Santissima Trinità custodisca la memoria di Elisa ma ribadiamo, ancora una volta, che la riconciliazione passa attraverso un’assunzione di responsabilità e di scuse rispetto ai tanti silenzi e alle omissioni che hanno preceduto e seguito il ritrovamento dei resti di Elisa. Senza pentimento non ci può essere remissione”
Già nel 1999 la madre di Elisa Claps aveva scritto una lettera aperta a Elisa in cui puntava l’indice sui silenzi e i depistaggi che hanno ostacolato la ricerca della verità. Nella lettera condivisa da la Gazzetta del Mezzogiorno, si legge infatti:
“Potrei parlarti dell’omertà, e non quella dei film o dei giornali ma soprattutto quella di una mamma nei confronti del dolore di un’altra mamma, di una ragazza nei confronti della mia disperazione, e di parte di una città che tenta in tutti i modi di archiviare quanto prima questa penosa vicenda per meglio poter garantire e gestire privilegi, abusiconsorterie ed intrallazzi. Potrei descrivertene i dettagli, il colore dei tendaggi delle anticamere delle stanze del potere, le pacche sulle spalle e le pantomime accompagnate anche da un simulato velo di lacrime”
La madre di Elisa Claps non si fermerà mai di fronte alla giustizia, Filomena Iemma ha nel cuore la necessità di far luce sulla morte della figlia.