Incoronata Boccia, detta Cora, è giornalista, conduttrice e vicedirettore del Tg1 (senza declinazione al femminile). Boccia sta facendo molto discutere in queste ore per le sue dichiarazioni contro l’aborto, rilasciate durante il programma di Serena Bortone, Che sarà. La giornalista, infatti, in un dibattito a cui hanno partecipato anche la scrittrice Dacia Maraini e l’ex collega Tiziana Ferrario, ha detto che l’aborto è un delitto, non un diritto.
Il riferimento è alle polemiche circa la prossima presenza di personale pro-life all’interno dei consultori.
Nata ad Abbasanta, in provincia di Oristano, il 7 settembre 1978, sotto il segno della Vergine, Incoronata Boccia è sposata dal 15 settembre del 2007 con Ignazio Artizzu, giornalista ed esponente politico di Forza Italia, attualmente, è caporedattore della Tgr Rai Sardegna. Hanno due figli, un maschio e una femmina, di cui non si conosce il nome. Dopo la maturità si trasferisce a Roma per studiare Scienze della Comunicazione alla Sapienza. Si laurea a soli 21 anni, pur non definendosi mai secchiona. “I secchioni sono tristi Io mi godo la vita. Non mi sono mai posta l’obiettivo di accelerare i tempi. Seguivo le lezioni, compravo i libri, iniziavo a leggerli e li trovavo estremamente interessanti. Li leggevo in una serata o in un pomeriggio“, avrebbe poi detto.
Inizia a muovere i primi passi nel giornalismo facendo due sostituzioni al Tg5 di Enrico Mentana. Poi arriva in Rai e fa l’inviata per La vita in Diretta con Michele Cucuzza per cinque anni. Conduce in Sardegna il tg regionale, poi torna al nazionale con la conduzione di Uno Mattina Weekly. Si dice che la sua presenza in Rai faccia parte della quota Fratelli d’Italia. Boccia ha partecipato ad Atreju, manifestazione di destra, per presentare il libro La traversata della destra. Dal Msi a Fratelli d’Italia e al governo Meloni di Adalberto Baldoni e Federico Gennaccari.
Pur non volendo essere etichettata, ha le idee molto chiare sul rapporto tra politica e Rai e lo ha detto durante un’intervista a Giovanni Floris a Dimartedì. “La Rai è la casa di tutti gli italiani. E vi sono tanti professionisti nella mia casa che finalmente con Meloni avranno un’opportunità. Il popolo non è bue, non vota per moda, vota perché vede il taglio del cuneo fiscale, il progetto del Ponte sullo Stretto, vota perché una mamma come me riceve aiuti“.
Dal 16 marzo conduce il sabato pomeriggio su Rai3, 100 anni di notizie per festeggiare il centenario della radio. Qualche ora fa, le dichiarazioni della discordia. “Mi rendo conto che sto per dire parole molto forti, lungi da me giudicare storie e persone, semmai il principio. Stiamo scambiando un delitto per un diritto. Abbiamo paura di dire che l’aborto è un omicidio. Anche la politica ha paura di dirlo“.