Le pagine di Storia sono colme di personaggi particolari e di vicende che vanno ad arricchire e dare colore al racconto accademico. Quella di Máxima Zorreguieta, però, è una storia moderna e contemporanea capace di guadagnarsi gli onori di una serie tv targata Rai, proprio per l’originalità della sua protagonista. La donna, infatti, è diventata niente meno che la regina d’Olanda sposando il re Guglielmo Alessandro. Il loro lieto fine, però, è stato tutt’altro che facile da raggiungere. E questo proprio a causa del “passato” familiare di Máxima. Ma andiamo con ordine.
Le origini argentine
L’attuale sovrana d’Olanda nasce il l 17 maggio 1971 a Buenos Aires. La sua vita si svolge senza scossoni in Argentina. Qui si laurea presso la Universidad Catolica per poi trasferirsi a New York nel 1995, dove vive e lavora fino al 2000 prima per le società Hsbc e Dresdner Kleinwort Benson e poi per Deutsche Bank. Un percorso assolutamente normale e votato all’indipendenza, dunque, che non mostrerebbe elementi dissonanti e poco consoni ad indossare una corona.
In realtà Máxima porta sulle proprie spalle il peso di una sorta di peccato ereditario. Il padre, infatti, è stato uno dei protagonisti della drammatica e sanguinosa stagione dei colonnelli , occupando il posto di ministro dell’Agricoltura sotto il regime del generale Jorge Rafael Videla.
Per questo motivo, dunque, prima di celebrare il matrimonio reale il 1 febbraio 2002 alla Nieuwe Kerk di Amsterdam, si è dovuto attendere il via libera del parlamento olandese. Questo, infatti, aveva avviato una serie di indagini per capire quale ed eventuale tipo di coinvolgimento Maxima poteva aver avuto con quei fatti drammatici. Alla fine si è arrivati alla sua piena estraneità, considerato che al tempo era una bambina delle scuole elementari e, per questo motivo, completamente al di sopra di ogni sospetto.
Incontrare un principe
Ma come ha fatto una ragazza argentina che lavora a New York ad incontrare un principe erede al trono? La loro storia somiglia, in qualche modo, ad una commedia romantica. I due, infatti, si conoscono in modo del tutto casuale a Siviglia nell’aprile del 1999. Ed un anno dopo arriva la decisione della futura regina di trasferirsi a Bruxelles per stare vicino all’uomo che ama.
Qui mantiene un profilo basso e inizia lavorare presso la European Union Representative Office della Deutsche Bank. Per la proposta di matrimonio, però, deve aspettare ancora un anno. Un’attesa premiata dal momento che, avviene niente meno che su dei pattini, mentre scivolavano su un lago ghiacciato vicino alla reggia di Huis ten Bosch. In sostanza, dunque, un scelta romantica che, però, non ha dissolto completamente la tristezza di lei per non avere la propria famiglia al matrimonio. Anche per le monarchie in “bicicletta”, ossia quelle più disinvolte e liberali, ci sono dei limiti che non possono essere valicati e dei passati impossibili da ignorare. Da questa unione di successo, comunque, sono nati tre figli: l’erede al trono Caterina Amalia, Alexia e Ariane.
A lei è dedicata la mini serie televisiva in due puntate, Máxima, trasmessa da Rai 1 e tratta dal libro Patria, los primeros años de Máxima Zorreguieta, scritto da Marcia Luyten.