Rex Heuermann, nato nel 1964, è un architetto e designer d’interni sospettato di essere il serial killer di Long Island, responsabile di tre omicidi su diciotto, commessi tra il 1996 e il 2011, ma lui si dichiara innocente. L’uomo vive a Massapequa Park, è sposato con Asa Ellerup, di origini islandesi, che è la sua seconda moglie. Hanno due figli, Victoria, di 26 anni, e un figlio maschio, disabile. La prima moglie di Heuermann è Elizabeth Ryan, che aveva sposato nel 1990. Il presunto assassino della Gilgo Beach è titolare di uno studio di architettura, la RH Architecture Design, aperta nel 1994, che si trova sulla Quinta Avenue. Sua figlia Victoria lavora nella stessa società.
Heuermann in un’intervista si definì “un problem solver” (in rete si trovano alcuni video relativi alla sua professione). I suoi vicini di casa lo descrivono come “una persona normale” e un padre di famiglia come tanti. Per Rodney Harrison della polizia di Suffolk invece Rex Andrew Heuermann è “un demone che cammina tra di noi”. Politicamente, Heuermann è un sostenitore di Donald Trump, registrato al partito repubblicano ed è un fondamentalista cristiano di destra. Possiede ben 92 armi da fuoco ed è stato incastrato dalle prove raccolte durante una lunga indagine, l’ultima delle quali è il suo DNA, recuperato dagli avanzi di una pizza da asporto gettati in un cestino e corrispondente a materiale organico trovato sui corpi delle ragazze uccise.
Rex Andrew Heuermann è stato arrestato proprio negli uffici del suo studio, a conclusione di una lunga indagine speciale che la polizia di Suffolk portava avanti da febbraio 2022. Nello specifico, Heuermann è sospettato di essere di aver ucciso tre donne (ma ci sono sospetti anche su una quarta.). Le vittime sono Melissa Barthelemy, 24 anni, uccisa a luglio 2009, Megan Waterman, 22 anni, uccisa a giugno 2010, Amber Costello, 27 anni, uccisa a settembre 2010. Le ragazze sopracitate avevano caratteristiche simili: erano prostitute, di corporatura minuta e prima della loro scomparsa erano state in contatto con una persona che aveva un cellulare temporaneo. In più, tutte e tre sono state abusate dall’assassino dopo la morte e i loro corpi sono stati ritrovati nel 2010 nell’area antistante il parcheggio della Gilgo Beach in posizioni simili, legate con cinture e nastro adesivo e avvolte in un tessuto come quello dei sacchi di iuta. Nello specifico, i resti dei corpi di Barthelemy, Waterman e Costello erano collocati a distanza ravvicinata, mentre più avanti sono stati recuperati i resti dei cadaveri di una bambina e di un uomo asiatico, recuperati nel 2011.
Le indagini su Heuermann si sono concentrate prettamente su quattro fronti: la sua auto, una Chevrolet Avalanche di prima generazione che era stata avvistata da un testimone in occasione della sparizione di Amber Costello; i telefoni cellulari ed email temporanee, le sue ricerche online e le analisi del dna. Le indagini condotte sulle sue identità fittizie online – anche su siti di incontri, come Tinder – email e numeri di cellulare temporanei (cioè telefoni che non sono associati ad un’identità certificata), hanno rilevato che i cellulari erano stati utilizzati per organizzare gli incontri con tre delle quattro vittime, e per chiamare i loro familiari, dopo l’omicidio. In alcuni casi, dopo gli omicidi, Heuermann, chiamava i familiari delle vittime usando i loro telefoni. Come si può immaginare, l’indagine sui tabulati telefonici e le localizzazioni è un intreccio serrato di prove che non lasciano molti dubbi sul fatto che Heuermann sia un serial killer. La polizia ha rintracciato i dati sulle telefonate, sovrapponendoli agli spostamenti dei telefoni, tutti collocati in zone frequentate dall’architetto. Per quanto riguarda le mail invece, da alcuni di questi indirizzi temporanei sono stati inviati dei selfie di Heuermann ad altre persone, allo scopo di chiedere o organizzare incontri sessuali.
“Rex Heuermann è un demone, un predatore che rovina le famiglie. Se non i membri di questa task force non lo avessero arrestato, sarebbe ancora in giro. Ma non abbiamo ancora finito”
Le sue recenti ricerche online riguardavano soprattutto immagini sessuali con contenuti sadici, materiale pedopornografico. Heuermann cercava contenuti sessuali relativi a contatti di prostituzione, video di torture e stupri, anche relativi a ragazze adolescenti o bambine preadolescenti.
Vi erano poi ricerche estensive che riguardavano il caso del serial killer di Long Island, le sue vittime e i loro familiari. Ma soprattutto chiedeva a Google “Perché le forze dell’ordine non rintracciano le telefonate fatte dal serial killer di long island?”. Ulteriori ricerche, più generiche, riguardavano casi di serial killer o serial killer inattivi.
Per quanto riguarda il DNA, le ricerche della scientifica hanno rilevato dei capelli sui cadaveri delle tre ragazze. I successivi test di laboratorio hanno stabilito che in due casi si trattava dei capelli della moglie dell’architetto, Asa, mentre in un altro caso erano proprio i capelli suoi. Quando Heuermann ha gettato degli avanzi di pizza in un cestino della spazzatura davanti al numero 385 sulla 5th Avenue, la polizia ha prelevato il cartone e dal test effettuato sugli avanzi di cibo, ha trovato dei riscontri genetici con i capelli recuperati sulle vittime.
Per quanto riguarda le altre informazioni su Heuermann, sappiamo che ha un fratello di nome Craig e che i suoi genitori sono Dolores e Theodore Heuermann (oggi scomparso). Rex e la sua prima moglie si sposarono nel 1990 a North Brunswick, ma non si sa perché hanno deciso di separarsi. Al momento dell’arresto, l’attuale moglie del serial killer era all’estero, ma lo ha raggiunto negli States. Ai giornalisti, Asa ha detto di non voler rilasciare dichiarazioni adesso e in futuro.
Naturalmente nei giorni dell’arresto, si moltiplicano le testimonianze di vicini e conoscenti che hanno conosciuto l’uomo. Il fratello dell’attore Alec Baldwin, Billy, sostiene che Rex Heuermann è stato il suo compagno alle superiori, nei primi anni ’80. Una delle testimonianze più inquietanti invece arriva da Dominique Vidal, una donna che aveva ricevuto un vocale dall’architetto, qualche mese fa. A febbraio lei aveva lasciato un gruppo networking di architetti e designers, nel quale c’era anche lui. “Immagino volesse lavorare con me, ma mi ha sempre messo un po’ a disagio. Poi mi ha chiesto se sapevo degli omicidi della Gilgo Beach e allora mi sono detta, che forse era perché lui è della zona, lo aveva detto solo per parlare e pensava che mi interessasse. Ora invece lo vedo come un serial killer”