Sean John Combs, meglio noto come Puff Daddy, P. Diddy, Diddy o semplicemente Love, è una delle figure più controverse del panorama musicale statunitense. Nato ad Harlem nel 1969, Combs ha trasformare la sua passione per la musica in un vero e proprio impero, diventando rapper, produttore discografico, imprenditore, volto televisivo e, ad oggi, indagato per reati di violenza sessuale ai danni di donne e minori.
Dal punto di vista strettamente musicale, comunque, la sua ascesa inizia con la collaborazione con la Uptown Records. E’ proprio qui che che si fai notare come produttore, collaborando con artisti del calibro di Mary J. Blige e Jodeci. Nel 1993, deciso a intraprendere una strada indipendente, fonda la sua etichetta discografica, la Bad Boy Records, che lancia le carriere di numerosi artisti, tra cui The Notorious B.I.G. e Mase.
Alla fine degli anni ’90, poi, si mette in gioco anche come rapper, pubblicando gli album “No Way Out” e “Forever”. Due uscite che lo consacrano velocemente come una delle nuove stelle del rap. Ma non è tutto oro quel che riluce. Spesso al centro di gossip, la sua vita privata inizia a mostrare un’immagine poco rassicurante e violenta. Un esempio è la scomparsa prematura e improvvisa della sua compagna Kim Porter. L’ex modella, madre di quattro dei suoi cinque figli, è deceduta nel 2018 a soli 47 anni per le complicazioni di una polmonite. Almeno questo è ciò che citano le fonti ufficiali.
Alla luce, però, degli ultimi eventi che hanno investito la figura di Daddy, delle inchieste riguardo i suoi discutibili White Party, delle dichiarazioni rilasciate dall’ex fidanzata Cassie Ventura e dal video registrato dalle telecamere di sicurezza di un hotel che la vedono protagonista di una serie di percosse e vilente da parte dello Stesso Diddy, si fanno sempre più insistenti i dubbi sulle cause naturali della scomparsa di Kim.
A questo si aggiungono anche le accuse riguardo la morte di Tupac, uno dei rapper più influenti della sua generazione, avvenuta il 7 settembre 1996 a Las Vegas a seguito di una raffica di colpi da fuoco. In quel caso sulla figura di Puff Daddy ha sempre gravato un dubbio riguardo il suo coinvolgimento come mandante dell’assassinio. Ad oggi, dunque, Comb si trova detenuto presso il Metropolitan Detention Center di Brooklyn dopo che due giudici hanno rifiutato la richiesta di scarcerazione con detenzione domiciliare in attesa di processo. Su di lui, infatti, gravano un numero enorme di denunce per stupro, induzione alla prostituzione, droga e altri tipi di violenze fisiche e psicologiche.