Alexei Navalny, nato il 4 giugno 1976 in Russia, era il leader del partito politico Russia del Futuro dal 2013 e principale oppositore politico di Vladimir Putin oltre che un attivista e giornalista d’inchiesta. Navalny è morto improvvisamente il 16 febbraio 2024 nella colonia penale Lupo Polare a Kharp, nella regione di Yamalo Nenets, dove stava scontando la sua pena complessiva di trent’anni di carcere. In molti, tra familiari dello stesso Navalny e altre personalità politiche internazionali, sono convinti che nella sua morte improvvisa sia coinvolto lo stesso Putin. Il politico era sposato con Julija Borisovna e aveva due figli, Dasha e Zakhar.
GIà nel 2020, infatti, Navalny era stato vittima di un tentativo di avvelenamento con il novichok, un agente nervino che sarebbe stato applicato nelle sue mutande mentre si trovava a Tomsk. Navalny aveva iniziato il suo percorso politico prima come blogger specializzato in inchieste sulla corruzione. Di idee nazionaliste, Navalny e il suo team denunciavano costantemente la corruzione che in Russia riguarda le amministrazioni locali così come i vertici del potere. In questo senso viene ricordata l’inchiesta del 2017 contro Dmitri Medvedev, a quei tempi primo ministro del paese, che Navalny non esitò a definire uno degli uomini più ricchi e corrotti della Russia.
Un percorso, da attivista a politico, lungo e complesso, costellato di arresti e condanne, l’ultima delle quali ad agosto 2023, che lo porta ad essere imprigionato prima nella colonia penale IK-6, che si trova nella regione di Vladimir e successivamente nella colonia penale IK-13, situata oltre il Circolo Polare Artico, che ai tempi di Stalin era un gulag.
Secondo quanto riportato dai media russi, nella giornata di ieri Navalny avrebbe accusato un malore dopo una passeggiata, perdendo subito conoscenza. Il comunicato riporta che, dopo aver eseguito tutte le misure di rianimazione necessarie, non sono stati riscontrati esiti positivi, e i medici del pronto soccorso hanno confermato la sua morte. Secondo la televisione di stato RT, le cause della morte di Navalny sarebbero da attribuire a un’embolia, a un coagulo sanguigno o a una trombosi, ma al momento in cui scriviamo, il decesso del politico presenta numerosi aspetti tutti da chiarire. Nei video girati il giorno prima della sua morte, Navalny appare in buona salute e di buon umore.
“Se decideranno di uccidermi, significa che siamo incredibilmente forti”
Molti ritengono Putin responsabile della morte di Navalny, tra cui Biden e Zelensky, ma anche la moglie del politico, Julija Borisovna, che, dal podio della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, ha detto: “Se è la verità, vorrei che Putin e tutto il suo staff, tutti coloro che lo circondano, il suo governo, i suoi amici sappiano che saranno puniti per quello che hanno fatto al nostro Paese, alla mia famiglia e a mio marito”.
Ad aumentare ulteriormente i dubbi è il fatto che nel marzo del 2024 si terranno le elezioni presidenziali russe, durante le quali, anche se la rielezione di Putin sembra quasi certa, Navalny avrebbe comunque rappresentato un elemento di disturbo e sarebbe stato scomodo per la sua campagna elettorale.