Angelo Longoni, regista, sceneggiatore, attore e scrittore, è scomparso oggi all’età di 68 anni, dopo aver combattuto contro un raro tumore, un mesotelioma pleurico, la stessa malattia che fu fatale a Franco Di Mare, connessa all’esposizione all’amianto. Nato a Milano il 19 ottobre del 1956, si era formato artisticamente alla Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, una delle istituzioni più prestigiose del panorama teatrale italiano.
La carriera di Longoni è iniziata nel mondo del teatro come attore, ma si è ben presto affermato come autore e regista, distinguendosi per uno stile narrativo incisivo e attento alle tematiche sociali. Il suo primo grande successo è stato “Naja”, dramma teatrale vincitore del Premio Riccione ATER nel 1987, poi trasposto in film nel 1997, con protagonista Stefano Accorsi. Quest’opera ha segnato una svolta nella rappresentazione della leva militare italiana, affrontando con realismo e profondità la vita dei giovani soldati.
Nel corso della sua carriera, Longoni ha diretto numerose opere per il cinema e la televisione. Tra i suoi lavori più noti si ricordano “Uomini senza donne” (1996) con Alessandro Gassmann e Gianmarco Tognazzi e “Maldamore” (2014), una commedia agrodolce sulle dinamiche sentimentali di coppia, con Luca Zingaretti, Ambra Angiolini e Luisa Ranieri, entrambi ispirati a sue pièce teatrale.
In televisione ha firmato la regia di importanti miniserie, tra cui “Caravaggio” (2007), interpretata da Alessio Boni, che ha raccontato la vita tormentata del grande pittore seicentesco, e “Un amore di strega” (2009), con Alessia Marcuzzi, dimostrando versatilità anche nel genere fantasy e sentimentale.
Oltre all’attività di regista e sceneggiatore, Longoni è stato anche un prolifico autore letterario. Tra i suoi romanzi più noti si annoverano “L’imprevedibilità del bene” e “Modigliani il principe”, una biografia romanzata che ripercorre la vita dell’artista Amedeo Modigliani.

Sul piano personale, Longoni era sposato con l’attrice e regista Eleonora Ivone e aveva tre figlie: Margherita, Stella e Beatrice. La sua famiglia lo ha accompagnato fino agli ultimi giorni della malattia, che ha affrontato con riservatezza.
Il 15 maggio uscirà il suo ultimo romanzo Destino, pubblicato con Giunti. In un passo, riportato da Ansa, si legge:
“Il mondo è pieno di gente in salute che muore prima di un malato al quale non si darebbe più nessuna chance di sopravvivenza. Quanto possa durare la vita di ognuno dipende da uno schioccare di vita, da una distrazione in autostrada, da un piede messo in fallo, da una giornata piovosa, da un treno perso, da una coronaria costruita ed altri casi fortuiti. Non è sempre la gravità di una malattia a uccidere, ma il destino“.
I funerali si terranno mercoledì 23 aprile alle 12 alla Chiesa di Santa Maria i Trastevere a Roma.