I Volonterosi per l’Ucraina sono una coalizione internazionale che ha l’obiettivo di coordinare il sostegno militare, economico e umanitario all’Ucraina nel contesto del conflitto in corso con la Russia. Il gruppo si sta riunendo in queste ore a Parigi per discutere strategie di supporto e rafforzare l’impegno collettivo nella difesa della sovranità ucraina. Secondo l’Eliseo saranno 31 i paesi a partecipare al vertice, tra cui membri della Nato e dell’Ue come Regno Unito, Canada e Norvegia. Ci sarà ovviamente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
L’incontro arriva in un momento drammatico, visto che gli USA hanno annunciato di avere mediato un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina nel Mar Nero. E poche ore dopo il caso della pubblicazione da parte del The Atlantic della chat segreta di alti funzionari della sicurezza nazionale di Trump, in cui è emersa la posizione sprezzante del segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth su “un’Europa parassita”.

La coalizione dei Volenterosi per l’Ucraina è nata su iniziativa di diversi paesi occidentali per rispondere in modo strutturato alle necessità della nazione, rafforzando l’assistenza sotto ogni livello. Primo punto all’ordine del giorno, dunque, è garantire un “cessate il fuoco completo”.
Poi c’è la delicata questione del sostegno a lungo termine all’esercito ucraino e la conseguente creazione di una “forza di rassicurazione”, con eventuale dispiegamento di truppe di pace (come chiesto da Francia e Regno Unito).
Bisogna però capire quanto i singoli governi siano disposti a offrire. Su questo le posizioni di ogni singola nazione non sono ancora allineate. Nelle scorse ore il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha specificato che non è prevista alcuna partecipazione nazionale a un’eventuale forza militare sul terreno. E che sia l’attuazione che il monitoraggio del cessate il fuoco sarà valutato assieme alle Nazioni Unite, nella cornice autorizzativa del Consiglio di Sicurezza, di cui fanno parte anche Russia e Cina.