In Italia, il paese dove il calcio si avvicina molto ad una sorta di religione, non poteva certo mancare una squadra unica nel suo genere: la Nazionale Italiana di Calcio delle Suore. Conosciuta anche come Sister Football Team, questa è composta interamente da religiose provenienti da diverse congregazioni, con lo scopo di unire la passione per il calcio con l’impegno spirituale e sociale.
La squadra, infatti, è stata fondata da Moreno Buccianti, già ideatore della Seleçao Sacerdoti, la nazionale dei preti, con l’obiettivo di promuovere valori come solidarietà, inclusione e dialogo interreligioso attraverso lo sport. La Nazionale delle Suore, dunque, partecipa a eventi benefici, partite amichevoli e tornei, utilizzando lo sport come strumento per avvicinare le persone alla fede e per sostenere cause sociali. Il loro motto è “Giocare per credere”, e ogni partita è un’occasione per testimoniare la gioia della vita consacrata e l’importanza del calcio come veicolo di valori positivi.
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Recentemente, però, la squadra ha fatto parlare di sé per motivi diversi dalle loro performance sportive. Sembrerebbe che il team sia lanciato in una sorta di campagna acquisti o, comunque, in un reclutamento ben direzionato e specifico. Il Sister Football Team, infatti, ha lanciato un appello per trovare nuove giocatrici nella città di Napoli. Secondo Suor Annika Fabbian, capitana della Nazionale, “Una giocatrice che proviene dalla terra di Diego Maradona sarebbe importante per la squadra“. E per facilitare il reclutamento, è stato organizzato anche un open day il 25 aprile 2025 presso il centro “So.Spe.” a Roma, fondato da Suor Paola D’Auria, grande appassionata di calcio, tifosissima della Lazio e presidente onoraria della Nazionale delle Suore.