Le Frecce Tricolori, ufficialmente note come 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, rappresentano la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) dell’Aeronautica Militare Italiana. Fondate il 1º marzo 1961, hanno sede presso l’aeroporto di Rivolto, in Friuli-Venezia Giulia. Con una formazione di dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa al mondo.
La tradizione delle esibizioni acrobatiche in Italia risale agli anni ’30, con la prima manifestazione aerea della Squadra Acrobatica avvenuta l’8 giugno 1930 durante la “Giornata dell’Ala” a Roma. Nel dopoguerra, diverse formazioni rappresentarono l’Aeronautica Militare, tra cui i “Diavoli Rossi” e il “Cavallino Rampante”. Nel 1961, lo Stato Maggiore dell’Aeronautica decise di creare una pattuglia acrobatica nazionale permanente, affidando al maggiore Mario Squarcina il compito di costituire il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico.
Le Frecce Tricolori utilizzano dal 1982 l’Aermacchi MB.339 A/PAN MLU, un velivolo addestratore avanzato italiano. Il loro programma di volo, della durata di circa 30 minuti, comprende una ventina di figure acrobatiche eseguite con precisione e coordinazione. Ecco le più celebri:
- Il cuore. Una delle figure più iconiche e amate. Due formazioni si incrociano tracciando con il fumo tricolore la forma di un cuore nel cielo, spesso conclusa con il passaggio del solista che “trafigge” il cuore.
- Alona. Tutti i dieci aerei in formazione ravvicinata volano compatti con una geometria molto estesa, creando un impatto visivo forte e suggestivo. È una delle aperture iniziali del programma.
- Scintilla. Il solista esegue una manovra dinamica a bassa quota con rapidi cambi di assetto, creando l’effetto visivo di una “scintilla” nel cielo.
- Cardioide. Una manovra in cui gli aerei si dividono e poi si riuniscono disegnando una traiettoria a forma di cuore rovesciato.
- Bomba. La formazione si apre improvvisamente in più direzioni, creando l’effetto esplosivo di una “bomba”, con ogni velivolo che prende una traiettoria diversa e precisa. Il punto di separazione è calcolato al metro.
- Lomcevák (del solista). Una manovra molto complessa e spettacolare eseguita solo dal solista, in cui l’aereo compie una rotazione completa su tutti gli assi, risultando in un’apparente perdita di controllo (in realtà perfettamente gestita).
- Incrocio a ventaglio. Due gruppi di velivoli si incrociano frontalmente aprendosi come un ventaglio subito dopo l’incrocio, a pochi metri l’uno dall’altro.
Nel corso degli anni, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il premio “The King Hussein Memorial Sword” nel 2005 e il “Winning Italy Award” nel 2010.
Un tragico evento nella storia delle Frecce Tricolori è la collisione aerea di Ramstein del 28 agosto 1988, durante un’esibizione in Germania Ovest, che causò la morte di 67 persone e il ferimento di 346. Nonostante ciò, la pattuglia ha continuato a esibirsi.
I colori delle frecce
Il fumo colorato delle Frecce Tricolori (e delle pattuglie acrobatiche in generale) è ottenuto con un sistema chimico controllato. Il fumo bianco è prodotto iniettando olio speciale (chiamato “olio di paraffina” o “olio di vaselina”) nel tubo di scarico bollente del motore a reazione. A contatto con le alte temperature, l’olio evapora immediatamente e condensa formando una densa scia bianca visibile in cielo.
I fumi colorati, come il rosso e il verde che completano il tricolore italiano, si ottengono aggiungendo pigmenti colorati all’olio. Questi pigmenti sono sospensioni chimiche a base di coloranti organici che non danneggiano il motore ma resistono alla temperatura e si mescolano all’olio nebulizzato, colorandolo.
Le Frecce Tricolori hanno serbatoi dedicati a bordo degli aerei Aermacchi MB-339PAN. Da lì, tramite un impianto apposito, il liquido viene iniettato negli scarichi dei motori secondo un comando del pilota.
I tre colori (bianco, rosso e verde) vengono attivati separatamente da ciascun aereo secondo la coreografia prestabilita, in modo da creare la bandiera italiana in cielo.
Il sistema è sicuro, non tossico e viene utilizzato anche da altre pattuglie nel mondo La scia tricolore più famosa è quella della figura “Alona”, in cui i 10 aerei si aprono a raggiera lasciando in cielo una gigantesca bandiera italiana.