Negli ultimi anni, il termine “maranza” è entrato sempre più nel linguaggio comune, soprattutto tra i giovani e sui social. Ma chi sono esattamente i “maranza” e quale preoccupante legame esiste con la prossima sfida di campionato tra Napoli e Inter? Partiamo dal termine “maranza” che ha origine nel gergo giovanile del Nord Italia, in particolare a Milano, e viene utilizzato per descrivere ragazzi dall’abbigliamento appariscente, caratterizzati da un atteggiamento ribelle e spesso associati alla cultura urbana e alla trap. Tuttavia, dietro la leggerezza del fenomeno social, si nasconde anche un risvolto di cronaca allarmante. Nelle scorse ore, infatti, da Torino è partita una sfida lanciata da uno streamer, Don Alì, che minaccia di invadere il Sud Italia per dare vita a tafferugli, poco prima di Napoli-Inter, big match della serie A, in programma domani al “Maradona”.
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Dice il ventiquattrenne di origine marocchina in un video diventato virale.
“Stiamo chiamando tutti i ‘maranza’ che ci sono in Italia per scendere tutti insieme al Sud. Noi vi faremo vedere la vita reale. Se salite al nord vi scippiamo ”o telefonin”. Vi faremo vedere la vita reale, non i film e le fantasie“.
La challenge lanciata su Tik Tok è chiaramente monitorata dalle forze dell’ordine. E i messaggi che si leggono sui social non sono confortanti.
“Sud preparati, il 1 marzo arriviamo noi e sarà guerra. Faremo un macello e scapperanno tutti… perché quelli del Sud parlano male di noi del Nord“.
Con risposte altrettanto pesanti:
“Stamm tutt pronti… ve scassammo, maranza, ve facimme capì comm’è ‘o sistema“.
La Digos di Napoli ha intensificato, in raccordo con altre questure, i monitoraggi su strada e sul web. Al momento, secondo quanto si apprende non emergono criticità. Ma l’attenzione è altissima.