Il libro Dahmer contro Dahmer è stato rieditato in una nuova versione. A scriverlo nel 1994 è Lionel Dahmer, il padre di Jeffrey, meglio conosciuto come il mostro di Milwakee, di cui si è tornati a parlare recentemente, dopo l’uscita della serie Netflix. Ora potete acquistarlo su Amazon ad un prezzo scontato.
Ma quali sono i terribili crimini che hanno inserito il personaggio di Jeffrey Dahmer nella galleria dei serial killer più efferati? Tutto inizia la notte del 23 luglio 1991 quando una pattuglia della polizia ferma Tracy Edwards. Il ragazzo vaga al buio seminudo, ammanettato e in evidente stato di confusione. Agli agenti, comunque, riesce a raccontare di essere riuscito a fuggire da un pazzo che lo aveva trattenuto e torturato in una casa poco lontana.
Quando i poliziotti fanno irruzione nell’appartamento di Dahmer si trovarono di fronte ad una situazione così raccapricciante da fargli valere il nome di mostro di Milwaukee o, addirittura, il cannibale. Il suo modus operandi segue uno schema all’interno del quale si sommano una serie infinite di violenze. Dopo aver adescato e drogato le sue vittime, infatti, le tortura e violenta per poi ucciderle, violentarle ancora, smembrarle e, a volte, nutrirsi di esse.
Dopo una prima resistenza, Dahmer crolla immediatamente e confessa i suoi crimini. Oltretutto sarebbe stato impossibile sostenere una versione diversa visto l’evidenza delle prove ed i resti delle vittime ritrovati nella sua abitazione.
Per la famiglia scoprire la vera natura del figlio sembra essere una doccia fredda. Una realtà che il padre ha deciso di condividere proprio attraverso il libro Dahmer contro Dahmer che gli è costato un giudizio variabile e spesso duro da parte del pubblico. Secondo molti, infatti, è impossibile che nessuno si sia accorto dei suoi disturbi e, proprio per questo, l’operazione editoriale fu vista come un tentativo per ricavare guadagno da quanto accaduto.
Nel libro, comunque, viene descritto anche il background familiare in cui Dahmer nasce e cresce. Gli anni dell’infanzia sono tutt’altro che facili. Il padre è spesso assente od ubriaco, la madre è affetta da un sempre più grave stato psicotico aggravato dall’uso di tranquillanti e ansiolitici. Dopo la separazione dei genitori viene portato via da questa per poi abbandonarlo da solo in casa.
Due giorni dopo viene ritrovato dal padre seduto nella sua camera al centro di un pentagramma disegnato sul pavimento con dei gessi. Sembra che il bambino avesse cercato di ricreare le condizioni di una seduta spiritica per parlare con i morti. Da tutto questo, dunque, si evince l’evidenza di una personalità disturbata. La stessa che è stata descritta anche nella serie tv di Netflix Mostro – Dahmer: la storia di Jeffrey Dahmer.