Dicono che scherzasse, ma conoscendo il personaggio nemmeno poi tanto. A domanda specifica su chi possa essere il prossimo Pontefice, il presidente americano Donald Trump ha detto: “Mi piacerebbe essere Papa. Sarebbe la mia scelta numero uno“. Un’uscita provocatoria quanto improbabile, fatta in un colloquio con i giornalisti in occasione dei primi 100 giorni di presidenza, che ha suscitato reazioni curiose negli ambienti politici e religiosi. Soprattutto, a qualche giorno di distanza dall’inizio del Conclave, che si terrà il 7 maggio.
Ovviamente, Trump non ha alcuna possibilità di diventare Papa. Né di poter esprimere preferenze sul prossimo capo della Chiesa cattolica. Tuttavia, ha voluto elogiare un ecclesiastico in particolare: Timothy Dolan:
“Devo dire che abbiamo un cardinale che viene da un posto chiamato New York che è molto bravo, quindi vedremo cosa succede.”
Arcivescovo della città, Dolan non figura tra i papabili principali. Tra gli statunitensi “favoriti”, i media citano invece il cardinale Joseph Tobin, arcivescovo di Newark, New Jersey. Va detto che nella storia della Chiesa, non c’è mai stato un Papa statunitense.
La boutade di Trump ha però trovato eco anche tra i suoi alleati politici. Il senatore repubblicano Lindsey Graham ha commentato sui social in tono ironico: “Sarebbe davvero un candidato outsider, ma inviterei il conclave e i fedeli cattolici a tenere la mente aperta. Il primo Papa-presidente americano ha molti vantaggi. Aspettiamo il fumo bianco… Trump MMXXVIII!”

Non è la prima volta che Trump tira in ballo la Chiesa cattolica in toni provocatori. Il suo rapporto con Papa Francesco è stato segnato da attriti, soprattutto per le posizioni del pontefice in favore dei migranti, una categoria che l’ex presidente ha ripetutamente osteggiato con politiche che definire restrittive è riduttivo.
E dire che ai funerali di Papa Francesco, Trump ha compiuto un gesto distensivo e forse di pace parlando con il presidente ucraino Zelensky, con il quale non ha avuto buoni rapporti, dopo i durissimi faccia a faccia delle scorse settimane.