Ernesto Assante, critico musicale di Repubblica particolarmente stimato nell’ambiente giornalistico, è morto a soli 66 anni a causa di un malore improvviso causato da un ictus fulminante. Nonostante sia stato soccorso e ricoverato immediatamente al Policlinico Umberto I a Roma, il giornalista è deceduto nel tardo pomeriggio del 26 febbraio 2024. Assante era sposato con Eleonora e aveva due figlie, Sofia e Costanza.
Un evento drammatico ed improvviso che ha scosso profondamente colleghi ed amici come, ad esempio, Linus e Nicola Savino. In particolare il conduttore di Radio DJ ha ricordato le diverse esperienze condivise con Assante come, ad esempio, l’ideazione e la realizzazione de il il Premio Italiano per la Musica, portato avanti per sette edizioni fino al 2002.
“Ernesto Assante era un grandissimo giornalista musicale, ma soprattutto, almeno per me, se non altro per motivi anagrafici e professionali, un amico di vecchia data. Faceva parte di quella scuola di giornalismo musicale, insieme con il suo eterno compagno di viaggio Gino Castaldo, che non riesco neanche a immaginare quanto sia affranto di questa perdita. Ci sono quei binomi che dopo un po’ si saldano e diventano quasi unici, tipo Mogol-Battisti, Castellano-Pipolo. Assante-Castaldo è un po’ così. Io ed Ernesto abbiamo fatto tante cose insieme. Negli anni ’90 qualcuno di voi si ricorderà del PIM, il Premio Italiano della Musica. Mancava una sorta di Oscar musicale in Italia, abbiamo provato a inventarcelo e per 6 o 7 anni l’abbiamo portato avanti. Lui e Castaldo erano sicuramente la parte che dava credibilità, la parte nobile.
Ernesto Assante ha iniziato la sua carriera in età giovanile presso le radio romane dedicate al rock. Successivamente è passato a Radio 1 per poi diventare critico musicale prima per Il Manifesto e successivamente per Repubblica. Lì ha vestito anche il ruolo di caporedattore senza mai dimenticare il mondo della musica.