Gianni Agnelli è morto a Torino il 24 gennaio del 2003. L’Avvocato ha lasciato un patrimonio di ben 150 miliardi di euro seguendo la rivalutazione del 2% annuo dalla sua morte. Non è però da escludere che a questo patrimonio, come riporta Calcio e Finanza, sia presente anche qualcosa di nascosto e non emerso.
A rivelare i 150 miliardi di euro è Oggi che spiega anche come tutto sia cresciuto grazie alla rivalutazione. Al centro della ricchissima eredità c’è la Dicembre, la società che fa a capo del ramo di Agnelli e dei suoi eredi e che oggi è per il 58,8% in mano a John Elkann con il 20.6% a Lapo e a Ginevra per il 20.6%. Sempre Calcio e Finanza specifica le parole dei legali della famiglia: “I tentativi di Margherita di rimettere in discussione le successioni dei genitori sono manifestatamente infondati e del tutto contrari sia alle volontà paterna e materna, sia agli accordi della stessa sottoscritti”.
Nel 2003, alla scomparsa di Gianni Agnelli, la Fiat Group valeva in borsa 3.3 miliardi di euro ed era solo una parte del patrimonio. Siamo di fronte a una cifra veramente spaventosa che non può non aprire discussioni per capire qualcosa di più. Ovviamente siamo consapevoli come una parte di questo patrimonio non sia facile da calcolare tra Exor, Juventus e quant’altro.