La decisione degli USA di attaccare i siti nucleari dell’Iran, affiancando Israele nell’operazione Rising Lion può davvero cambiare la Storia. Donald Trump lo ha comunicato alla nazione con un breve messaggio.
“Abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Esfahan. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. Un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Gli aerei stanno rientrando sani e salvi. Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo. ORA È IL MOMENTO DELLA PACE! Grazie per l’attenzione a questa questione“.
President Donald J. Trump Delivers Address to the Nation, June 21, 2025 https://t.co/yutRDvtWv0
— The White House (@WhiteHouse) June 22, 2025
Dunque, gli attacchi delle ultime ore, giudicati come incostituzionali dall’opposizione interna avrebbero distrutto gli arsenali:
“Il nostro obiettivo era annullare le capacita di arricchimento di Teheran e la sua minaccia nucleare. A questo punto o ci sarà la pace o ci sarà una tragedia come mai prima“.
Fordow, il sito sotterraneo più sicuro dell’Iran, è stato preso di mira con potenti bombe bunker-buster. L’entità dei danni sotterranei è ancora in fase di valutazione. Natanz e Isfahan hanno subito gravi distruzioni. Al momento non si segnalano danni ambientali radioattivi.
Non si è fatta attendere la reazione iraniana attraverso la TV di Stato: “Ogni cittadino americano, o militare, nella regione è ora un legittimo obiettivo“.
Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, dal canto suo ha parlato di “pericolosa escalation” e di “diretta minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”, aggiungendo che c’è un rischio crescente che il conflitto possa andare rapidamente fuori controllo con conseguenze catastrofiche per i civili, la regione e il mondo.