L’incontro alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, avvenuto ieri, sarà ricordato come uno dei confronti più duri tra capi di stato nella Storia contemporanea. Il loro è stato uno scambio senza freni che non fa che aumentare l’incertezza sul futuro di un potenziale accordo tra USA e Ucraina in materia di risorse naturali (le famose terre rare). E soprattutto l’incertezza per ciò che concerne i delicati equilibri diplomatici internazionali.
Sembrava che le parti in causa fossero arrivate a un accordo, con un patto secondo il quale l’Ucraina avrebbe contribuito con i ricavi delle sue risorse statali naturali, in cambio del continuo supporto statunitense. Ma il confronto è rapidamente degenerato davanti ai media nello Studio Ovale. Sia Trump, ai ferri corti con Zelensky da tempo, che il vicepresidente J.D. Vance hanno ripetutamente criticato il leader ucraino, con Vance che lo ha accusato di essere “irrispettoso”.

Citando come fonte il sito americano Foreign Policy, vi riportiamo la trascrizione delle parti principali del confronto.
J.D. Vance: Per quattro anni, negli Stati Uniti, abbiamo avuto un presidente che parlava duramente di Vladimir Putin nelle conferenze stampa, e poi Putin ha invaso l’Ucraina e distrutto una parte significativa del paese. La via per la pace e la prosperità è forse l’impegno diplomatico. Ciò che rende l’America un grande paese è l’impegno nella diplomazia. Questo è ciò che il presidente Trump sta facendo.
Volodymyr Zelensky: Putin ha occupato varie parti dell’Ucraina nel 2014. In quel periodo, c’era il presidente Obama, poi il presidente Trump, poi Biden, e ora di nuovo Trump, e lui lo fermerà. Ma nel 2014 nessuno lo ha fermato. Ha semplicemente occupato e preso. Ha ucciso persone. Dal 2014 al 2022, la situazione è stata la stessa. La gente è morta sulla linea del fronte e nessuno lo ha fermato. Ho avuto molte conversazioni con lui. Come nuovo presidente nel 2019, ho firmato con lui un accordo di cessate il fuoco insieme a Macron e Merkel. Tutti mi dissero che non sarebbe mai andato via. Abbiamo anche firmato un contratto sul gas con lui. Ma dopo tutto ciò, ha rotto il cessate il fuoco. Ha ucciso la nostra gente e non ha scambiato i prigionieri. Abbiamo firmato lo scambio di prigionieri, ma non lo ha rispettato. Di quale diplomazia stai parlando. J.D.? Cosa intendi?
Vance: Parlo della diplomazia che porrebbe fine alla distruzione del tuo paese. [Zelensky inizia a rispondere] Signor Presidente, con rispetto, penso sia irrispettoso venire nello Studio Ovale e cercare di dibattere questo di fronte ai media americani. In questo momento state costringendo coscritti al fronte perché avete problemi di manodopera. Dovreste ringraziare il presidente per cercare di porre fine a questo conflitto.
Zelensky: Sei mai stato in Ucraina per vedere i nostri problemi? Vieni da noi una volta.
Vance: Ho visto e conosco le storie. E so che quello che fai è portare la gente in un tour di propaganda, signor Presidente. Non hai problemi nel reclutare militari? E pensi sia rispettoso venire nello Studio Ovale e attaccare un’amministrazione che sta cercando di impedire la distruzione del tuo paese?
Zelensky: Durante la guerra, tutti hanno problemi, anche voi. Ma voi avete un bell’oceano e non sentite ancora i problemi. Ma li sentirete in futuro.
Trump: Tu non lo sai.
Zelensky: Dio vi benedica, spero che non abbiate la guerra.
Trump: Non dirci cosa sentiremo. Stiamo cercando di risolvere un problema.
Zelensky: Non lo sto dicendo. Sto rispondendo alla domanda che…
Trump: Non sei nella posizione di dire cosa sentiremo. Ci sentiremo molto bene.
Zelensky: Sarete influenzati…
Trump: Ci sentiremo molto bene e molto forti. Tu, al momento, non sei in una buona posizione. Ti sei messo in una pessima posizione. Non hai le carte in mano con noi. [Zelensky continua a parlare] Stai giocando con le vite di milioni di persone. Stai giocando con la Terza Guerra Mondiale.
Vance: Hai ringraziato almeno una volta?
Zelensky: Molte volte.
Vance: No, in questo incontro hai detto grazie? Sei andato in Pennsylvania a fare campagna per l’opposizione in ottobre. Dovresti esprimere gratitudine agli Stati Uniti e al presidente che sta cercando di salvare il tuo paese.
Zelensky: Se parli forte…
Trump: Lui non sta parlando forte. Il tuo paese è nei guai.
Zelensky: Lo so. Posso chiedere…
Trump: No, hai parlato abbastanza. Il tuo paese è nei guai.
Zelensky: Lo so.
Trump: Non stai vincendo. Hai una buona chance grazie a noi.
Zelensky: Siamo forti e siamo grati.
Trump: Ti abbiamo dato 350 miliardi di dollari. Ti abbiamo dato equipaggiamento militare. Senza di noi, questa guerra sarebbe finita in due settimane.
Zelensky: In tre giorni, come diceva Putin.
Trump: Devi essere più grato. Senza di noi, non hai carte in mano. Sarà dura fare affari così.
Dopo l’incontro, Trump ha scritto su Truth Social che lui e Zelensky hanno avuto un “incontro molto significativo”. Ma la chiosa è durissima: “[Zelensky] ha mancato di rispetto agli Stati Uniti d’America nel suo prezioso Studio Ovale”, ha aggiunto Trump. “Può tornare quando sarà pronto per la PACE“.