La domanda sembra irriverente, ma non ha nulla di pruriginoso. Fare sesso in chiesa è reato? La risposta è: dipende dalle circostanze. Lo spunto ci arriva da una notizia di cronaca delle ultime ore, arrivata da Viareggio. Dove una coppia ha ottenuto una denuncia per aver fatto sesso all’interno della chiesa di Sant’Andrea. I due trentenni, un uomo e una donna, compivano atti sessuali all’interno dell’edificio religioso, tra gli sguardi attoniti dei fedeli. La polizia è intervenuta prontamente, portando i focosi amanti al commissariato per l’identificazione e la denuncia per atti osceni in luogo pubblico e vilipendio alla religione. Rischiano una pesante multa e forse anche il carcere.
C’è un precedente del giugno 2008, ed è quello di una coppia sorpresa a fare sesso nel duomo di Cesena, per la precisione in un confessionale. La corte d’Appello di Bologna si espresse prosciogliendo gli imputati dal reato di atti osceni in luogo pubblico, dopo una prima condanna ottenuta in prima grado a tre mesi di reclusione, con sospensione della pena.
I ragazzi, scoperti da un’anziana, sono stati subito denunciati. Successivamente, il confessionale fu “purificato” e nel duomo fu detta una messa di riparazione, per restituire integrità al luogo religioso. Le due vicende sono simili? Non proprio. Secondo il legale della coppia romagnola, il confessionale non doveva essere considerato un luogo esposto al pubblico. Visto che, per sua conformazione, esso è riservato a un sacramento riservatissimo come la confessione. Proprio per la sua natura riparata, non avrebbe dovuto essere considerato un “luogo pubblico”. I giudici diedero ragione all’avvocato.
Nel caso di Viareggio, però, la questione è più delicata. Non si parla di luogo appartato, ma di “effusioni” scambiate davanti ai fedeli. Ciò rientra nella casistica del reato di atti osceni in luogo pubblico. Perciò, gli improvvidi fidanzati rischiano una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro. La pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi, invece, si applica solo se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori. O se c’è il pericolo che essi vi assistano. Casualità possibile in una messa pomeridiana domenicale.
I due, cittadini italiani, erano ubriachi. E avrebbero agito indisturbati, incuranti della presenza di alcuni fedeli tra le panche a pregare.